martedì 1 ottobre 2013

GUARANA': UN DONO DELLA NATURA

GUARANÀ
(Paullinia cupana)

FAMIGLIA: Sterculiaceae
guarana

HABITAT: zone equatoriali dell'Africa dell'est, dalla Sierra Leone alla Nigeria e fino al Gabon.
PARTE USATA: i frutti.
PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: estratto secco nebulizzato e titolato in caffeina min. 3% (Farmacopea Francese X). Il suo dosaggio giornaliero va da 4 a 5 mg. per kg di peso corporeo, suddiviso in due somministrazioni, alle ore 8 e alle ore 16. Si consiglia di non somministrarlo per più di 30-45 giorni consecutivi.
COMPOSIZIONE CHIMICA: è una pianta ricca di basi puriniche, in particolare di caffeina, che rappresenta non meno del 2,5% della pianta secca.
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE: la caffeina agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale e sull'apparato cardiovascolare.
Azione sul sistema nervoso centrale: a livello cerebrale provoca stimolazione delle cellule della corteccia cerebrale, col risultato di aumentare l'attenzione, la memoria e le performance mentali in genere e di diminuire la sensazione di fatica.
La somministrazione di questa pianta ad un gruppo di 20 volontari sani per bocca a dosi progressivamente crescenti (32, 64, 128 e 256 mg al giorno in un'unica dose) ha dimostrato di aumentare il livello di vigilanza e il tempo di reazione visivo già alla dose più bassa, senza causare l'insorgenza di effetti collaterali fino alla dose di 128 mg. Alla dose più elevata causava nervosismo, insonnia e tremori in circa il 5% dei soggetti.
Azione sul cuore: a livello cardiovascolare stimola la forza contrattile del cuore, aumenta il consumo di ossigeno da parte di quest'organo e ha una moderata azione vasodilatatrice periferica e diuretica. Aumenta anche il battito cardiaco e può quindi provocare tachicardia.
Azione dimagrante: la caffeina aiuta l’organismo a bruciare i grassi depositati soprattutto nel tessuto adiposo sottocutaneo, e può quindi essere utile in corso di cure dimagranti.
L’azione dimagrante di questo estratto è dovuta principalmente ad aumento dei livelli di AMP ciclico, il principale donatore di energia alla cellula, conseguente all’inibizione della fosfodiesterasi, che è l’enzima che deve eliminarlo. Questo provoca una maggiore attività dell'enzima trigliceride lipasi, che è stimolato dall’AMP ciclico e che scioglie i depositi di grasso (effetto lipolitico). Ciò porta ad un aumento della lipolisi, con effetti positivi sulla riduzione dei depositi di grasso a livello sottocutaneo.
Pertanto questa pianta viene utilizzata nel trattamento della stanchezza mentale, come coadiuvante nei regimi dimagranti e per favorire l'eliminazione renale dell'acqua.
  • Indicazioni principali: deficit di memoria, deperimento psichico, astenia in genere, obesità e sovrappeso.
  • Azione principale: psicostimolante, antiastenica.
  • Altre azioni: dimagrante.
EFFETTI COLLATERALI: può provocare eccitazione, tremori, insonnia, irritabilità, tachicardia e, in alcuni casi, nausea ed episodi di vomito. Tali effetti collaterali insorgono in genere quando la pianta viene somministrata a dosaggi elevati e per periodi di tempo relativamente prolungati.
CONTROINDICAZIONI: E' controindicata in pazienti affetti da insonnia, gravi sindromi ansiose e aritmie cardiache di tipo tachicardico.
INTERAZIONI CON FARMACI: Le basi puriniche di cui la pianta è ricca aumentano l’eliminazione dal sangue della fenitoina, riducendone quindi l’effetto terapeutico.
I farmaci e le bevande psicostimolanti ne potenziano l'azione.
DATI TOSSICOLOGICI: E' stato dimostrato che la caffeina viene eliminata con le urine, dove viene ritrovato circa l'1% della dose assunta per via orale, con un massimo dopo circa 3 ore dall'assunzione. Quindi la presenza nelle urine di quantità di caffeina pari o superiori a 15 microgrammi per ml di urina indica che sono state assunte forti quantità di questa sostanza, il che porta alla squalifica nel caso di atleti agonisti.
BIBLIOGRAFIA.
  1. Liebermann H.R. et al. The effects of low doses of caffeine on human performances and mood. Psychopharmacology (Berl.) 92, 308-312, 1987.
  2. Van der Merwe P.J. et al. Caffeine in sport. Urinary excretion of caffeine in healthy volunteers after intake of common caffeine-containing beverages. S. Afr. Med. J. 74, 163-164, 1988.
  3. Hinds T.S. et al. The effect of caffeine on pregnancy outcome variables. Nutr. Rev. 54, 203-207, 1996.
  4. Galduroz J.C. et al. The effects of long-term administration of guaranà on the cognition of normal, elderly volunteers. Rev. Paul. Med. 114, 1073-1078, 1996.
  5. Gilbert D.G. et al. Effects of nicotine and caffeine, separately and in combination, on EEG topography, mood, heart rate, cortisol, and vigilance. Psychophysiology 37, 583-595, 2001.
  6. Kerr D. et al. Effect of caffeine on the recognition of and responses to hypoglycemia in humans. Ann. Intern. Med. 119, 799-804, 1993.
  7. Bukowiecki L.J. et al. Effects of sucrose, caffeine and cola beverages on obesity, cold resistance and adipose tissue cellularity. Am. J. Physiol. 244, R 500-507, 1983.
  8. Pizziol A. et al. Effects of caffeine on glucose tolerance: a placebo-controlled study. Eur. J. Clin. Nutr. 52, 846-849, 1998.
  9. Smit H.J. et al. Effects of low doses of caffeine on cognitive performance, mood and thirst in low and higher caffeine consumers. Psychopharmacology (Berl) 152, 167-173, 2000.
  10. Appel C.C. Caffeine-induced hypokalemic paralysis in pregnancy. Obstet. Gynecol. 97, 805-807, 2001.
  11. Cannon M.E. et al. Caffeine-induced cardiac arrhythmia: an unrecognised danger of healthfood products. Med. J. Aust. 174, 520-521, 2001.

Nessun commento:

Posta un commento