venerdì 27 settembre 2013

AGLIO ORSINO SORPRENDENTE

aglio orsino



In questa pagina parleremo di :
Aglio orsino

L' origine del nome e i luoghi in cui l'Aglio Orsino cresce spontaneamente

L'Aglio Orsino deve l'origine del suo nome, con molta probabilità, al fatto che gli orsi (da qui appunto l'appellativo di "Orsino"), concluso il periodo invernale caratterizzato da un prolungato e inattivo letargo, una volta svegli si nutrano in grandissime quantità di questa piantina in modo da riprendere velocemente le proprie forze e da riattivare correttamente in questo modo il loro metabolismo e le loro funzioni vitali, rallentate a causa della quiescenza. Normalmente questa esile ma resistente piantina cresce in luoghi in cui vi è una notevole umidità, quindi predilige ambienti vicino a ruscelli, pozze d'acqua, fiumi e laghi come i boschi, i prati, le foreste e gli stagni. La fioritura dell'Aglio Orsino avviene solitamente nei mesi primaverili di Aprile e Maggio, anche se, visti i cambiamenti climatici in corso, è possibile trovarne vari esemplari anche nel mese di Marzo; la tipologia di terreno che predilige per il suo sviluppo e che gli è congeniale per una buona crescita è quella del suolo calcareo, cioè con oltre il 20% di carbonato di calcio, per la sua rinomata fertilità.

Proprietà terapeutiche dell'Aglio Orsino

Aglio orsino
L'Aglio Orsino è largamente utilizzato nei paesi nordici per le sue naturali qualità officinali e per le sue molteplici proprietà terapeutiche: in quelle zone è risaputo da secoli che sia il bulbo che le foglie della piantina, se consumati con regolarità giorno per giorno, anche attraverso l'uso costante di un infuso fatto con gli stessi, regalano molteplici benefici permanenti all'intero organismo, che ne risulta giovato. Statisticamente il paese Europeo che ne fa un uso maggiore è la Germania; primato ottenuto anche grazie alla sua favorevole posizione geografica, che permette alla piantina dell'Aglio Orsino uno sviluppo perfetto. Fortunatamente da alcuni anni le sue proprietà benefiche vengono sfruttate anche in Italia che, vista la naturale e abbondante presenza dell'Aglio Orsino presso i numerosi fiumi o laghetti nostrani, talvolta le sostituisce, preferendole, a quelle leggermente più blande dell'aglio comune. Un altro aspetto positivo di questa piantina è dato dal fatto che ogni sua singola parte possa essere utilizzata nella sua intera completezza rengalando enormi benefici sia interni che esterni all'organismo che ne fa uso: il bulbo, opportunamente tritato o lasciato intero, potrà infatti essere utilizzato per minestre, insalate e carni, mentre la parte fiorita potrà essere utilizzata per infusi, frittate e maschere di bellezza. Ogni singola parte di questa piantina possiede quindi enormi proprietà benefiche sia per l'organismo interno che per la pelle. Le proprietà terapeutiche che questa tipologia di aglio selvatico possiede sono molteplici e riassumibili in 11 proprietà officinali principali, riconosciute a livello medico: l'Aglio Orsino ha 1) una forte azione antibiotica e antimicotica; 2) la capacità, verificata a livello medico, di abbassare naturalmente, e senza effetti collaterali dannosi per l'organismo, il tasso di colesterolo cattivo nel sangue; 3) la capacità di svolgere una sviluppata azione di purificazione del sangue; 4) è in grado di operare una naturale ed efficace disintossicazione da parassiti e funghi nocivi talvolta presenti nell'organismo umano; 5) riduce la presenza di metalli pesanti nel sangue; 6) contiene vitamine essenziali e minerali in elevatissime quantità; 7) ha proprietà disinfettanti e protegge il nostro organismo da attacchi esterni curandone i danni già avvenuti attraverso la distruzione di batteri e germi patogeni; 8) ha una forte azione diuretica, che permette ai nostri reni di funzionare al meglio e di depurare il nostro organismo dalle sostanze di scarto; 9) vanta proprietà fortemente depurative e ipotensive, cioè di regolazione e normalizzazione del battito cardiaco; 10) è ricco di vitamina A, di vitamina B, di vitamina C, di vitamina PP e di simil-ormoni, utili anche durante il periodo della menopausa; 11) ha proprietà contro la caduta repentina dei capelli e infine 12) ha caratteristiche lenitive e depurative per ogni tipo di pelle.

Gli utilizzi dell'Aglio Orsino

Aglio orsino
L' Aglio Orsino può essere utilizzato in modi differenti anche se, solitamente, il suo uso viene circoscritto all'ambiente culinario e a quello della bellezza cutanea: il bulbo può essere utilizzato, dopo essere stato opportunamente tritato, per condire sughi, pasta, zuppe, patate in verde, minestroni, frittate, pesce e cous cous, conferendo a questi piatti un sapore differente e più aromatizzato rispetto a quello che avrebbero con l'utilizzo dell'aglio comune; le foglie e i fiori, tritati e aggiunti ad acqua naturale o di fonte, possono essere utilizzati per ottimi infusi, saporiti liquori o per tonici e creme di bellezza; entrambi, tritati finemente e utilizzati freddi da frigorifero, possono essere uniti allo yogurt per creare un'efficace maschera lenitiva anti-eruzioni cutanee.


Ulteriori informazioni su: aglio orsino - erboristeria - Piante Medicinali http://www.giardinaggio.it/erboristeria/piante-medicinali/aglio-orsino.asp#ixzz2g55g4BYp

lunedì 23 settembre 2013

IL MERCATO DELLE TISANE CRESCE A DOPPIA CIFRA

I MERCATI
Il mercato di tisane e infusi cresce a doppia cifra
La funzione d’uso è mirata per soddisfare le esigenze del consumatore che evolvono con il cambiare degli stili di vita (da MARKUP 205)
di Daniela Dalpozzo
Per l'articolo completo scaricare il Pdf

La tisana è una soluzione diluita di sostanze medicinali di origine vegetale. Un miscuglio di più piante quindi, all'interno del quale troviamo: una o più erbe principali a cui vengono attribuite proprietà terapeutiche (epatiche, depurative, digestive, sedative e altro); uno o più adiuvanti, ovvero le piante che integrano e ampliano l'azione dell'erba principale, ed eventuali complementi e correttori del gusto.
Benessere cercasi
Il giro d'affari della categoria nel suo insieme (che comprende tè, tisane, camomilla e infusi) ha raggiunto nel 2010 un valore complessivo di 233 milioni di euro, con un trend che continua a essere positivo che cresce del 2% rispetto al 2009. L'offerta risponde perfettamente alle esigenze di salute e benessere che sta attraversando da qualche tempo tutto il comparto alimentare. Il segmento che registra le migliori prestazioni e conferma anno su anno crescite a doppia cifra è quello delle tisane (13% a valore, 2010 su 2009); altrettanto dinamici gli infusi (11% a valore 2010 su 2009). Tali dinamiche sono guidate dalla natura stessa del segmento che cerca di soddisfare i bisogni del consumatore: le tisane sono un mix di erbe e piante a cui si associa l'indicazione di un beneficio funzionale specifico ed è per questa ragione che la segmentazione avviene per funzionalità. Un fenomeno rilevato dai produttori, come conferma a Mark Up Raffaella Berardo, marketing-media & pr director di Star. “Il consumatore moderno è esigente, informato e attento a ciò che acquista e porta in tavola. Ricerca sempre di più prodotti naturali con caratteristiche funzionali. A testimonianza di questa attenzione, il brand Sognid'oro, presente nel segmento dal 2004, ha raggiunto un'ottima performance che, nel 2010, lo ha portato a diventare la seconda marca di questo mercato, contribuendo in modo significativo a rendere Star leader del totale categoria. La linea di Tisane Sognid'oro offre otto referenze, ciascuna con una funzionalità specifica, che unisce alla tradizione dell'erboristeria la fitoterapia. Il mix di erbe, selezionate ad hoc per ogni tisana, è arricchito dalla presenza dell'estratto naturale, un concentrato di principi attivi che ne rinforza l'efficacia, dando vita a una bevanda dai benefici funzionali e dal gusto gradevole e raffinato, prerogativa dell'intera gamma. Le Tisane Sognid'oro, inoltre, sono le uniche a essere notificate al Ministero della Salute come complemento alimentare: un'ulteriore garanzia sulla qualità e sull'efficacia del prodotto. Nel 2012, il nostro obiettivo sarà quello di aumentare ulteriormente la market share e proseguire nella crescita che, negli ultimi anni, ha caratterizzato Sognid'oro, facendo leva su un posizionamento vincente basato su piacevolezza del gusto, naturalità degli ingredienti ed efficacia”. Tra le ultime novità da segnalare la referenza Tisana Finocchio, lanciata nel primo semestre 2011, destinata a diventare una preziosa e naturale alleata femminile perché aiuta a ridurre il gonfiore addominale ed è l'unica sul mercato delle infusioni a essere arricchita con l'estratto della pianta di finocchio, che ne rafforza ulteriormente le proprietà benefiche.
Il settore nel 2010

tisane, camomille, the e infusi nel mercato italiano
  
Valore mercato233 mln €
Trend su 2009       +2%
Tisane     +13%
Infusi:        11%
Fonte: SymphonyIRI



Trend evolutivi
In Italia il mercato delle tisane è piuttosto sviluppato. Ricerche Eurisko (Sinottica 2011.1) dimostrano quanto ne sia diffuso il consumo. Circa 9,5 milioni di italiani dichiarano di farne uso, più nel nord che nel centro-sud del Paese. Sono più che mai le donne ad apprezzare questa bevanda, in particolare quelle appartenenti allo status medio. La tisana è una forma di assunzione tradizionale, molto apprezzata e sempre più utilizzata a scopi salutistici. Ne esistono differenti tipologie: le monocomponenti, cioè a base di una pianta specifica, e le formulate che uniscono invece i benefici salutistici di diverse erbe. Un'altra importante distinzione all'interno del mercato è tra gli infusi con o senza certificazione biologica.
Cosa vuole il consumatore
Sicurezza, qualità, efficacia, gradevolezza e se c'è anche la certificazione biologica è meglio. Il consumatore italiano è sempre più attento alla propria “salute naturale” e ricorre sempre più all'utilizzo di infusi naturali per il proprio benessere. Molti utilizzano questi prodotti per rilassarsi alla sera, magari prima di andare a dormire, come lo dimostra l'elevata diffusione di infusi a base di camomilla, melissa, passiflora; altri per i benefici che ne traggono per specifiche esigenze di salute come per esempio la depurazione dell'organismo, ritenzione idrica, digestione e regolarità intestinale, vie respiratorie.
La produzione
Aboca da sempre si dedica alla produzione di infusi 100% naturali, monocomponente e formulati e sempre più con certificazione biologica ed è tra i leader di questo mercato. Oltre alla qualità, sicurezza ed efficacia garantite da controlli approfonditi, un'importante peculiarità delle tisane Aboca sono i filtri realizzati con un sistema brevettato di chiusura “annodata” che evita l'uso di collanti e di punti metallici e la bustina “Salvaroma” in cui è confezionato ogni filtro pensato per mantenere al meglio le caratteristiche organolettiche e le proprietà delle erbe. Aboca continuerà a proporle combinando sempre di più questa forma di assunzione tradizionale con le evoluzioni della ricerca scientifica. Un esempio in questo senso sono proprio le tisane formulate pensate per specifiche esigenze e arricchite di oli essenziali ed estratti liofilizzati: sono proprio questi ultimi che garantiscono un'elevata concentrazione dei principi attivi, la loro standardizzazione e ripetibilità dell'efficacia nel tempo.
Anche per le tisane Pompadour la materia prima è attentamente selezionata e sottoposta a rigorosi test, per avere la certezza di offrire sempre la migliore qualità. L'astuccio è pratico e privo di cellophane, per evitare inutili sprechi e salvaguardare l'ambiente, ed è contraddistinto dal marchio Fsc che identifica i prodotti il cui legno proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Gli astucci contengono 15 filtri, in modo da occupare poco spazio in casa e venire incontro alle esigenze dei single o delle piccole famiglie. Ogni miscela delle Tisane Pompadour è apprezzata per la propria efficacia: “Le new entry della nostra linea sono la Digestiva e la Regolarità, nate da una crescente richiesta da parte dei consumatori di tisane con queste funzioni“, conferma l'azienda.
       
   Promozioni e pubblicità
   Le tisane Aboca sono periodicamente oggetto di campagne promozionali nei punti di vendita, soprattutto nel periodo invernale e natalizio, quando si registra un picco di vendite dovuto alla stagione più fredda, al maggior tempo passato a casa e perché spesso considerate un'apprezzata idea regalo. Per queste iniziative sono realizzati materiali di merchandising quali cartelli vetrina, espositori da terra e da banco, opuscoli informativi e oggetti promozionali che richiamano sempre alla salute naturale e al consumo della tisana non come semplice bevanda ma come alleato per il proprio benessere.
Sognid'Oro ritiene che la comunicazione rappresenti un mezzo strategico necessario per raggiungere una penetrazione capillare all'interno delle famiglie italiane, veicolando in modo completo ed emozionale i valori e le caratteristiche peculiari del prodotto. Per quanto riguarda le Tisane Sognid'Oro, nei mesi di febbraio e marzo 2011 è andata on air una campagna, incentrata sul benessere e sulla cura del corpo, pianificata sui principali settimanali femminili e sui mensili di salute e benessere. Declinata in due diversi soggetti, la campagna stampa promuove le due referenze Sognid'Oro Tisana Linea, uno degli ultimi lanci della marca, e Sognid'Oro Tisana Rilassante,
la principale referenza.
Anche Bonomelli ritiene da sempre assolutamente strategiche le leve della comunicazione e da anni è l'unica azienda che sostiene con comunicazione televisiva il mercato delle camomille, investendo sul proprio
prodotto di punta Camomilla Filtrofiore Bonomelli. Investimenti in comunicazione anche sulle proprie Tisane funzionali, con forti campagne stampa, comunicazione on line, sampling, attività nel punto di vendita ecc, a sostegno dei consumi e del valore della propria marca e del mercato.
Sia sulle Camomille sia sulle Tisane, Bonomelli investe fortemente anche in consumer promotion.
 
       

Il comparto camomille
Bonomelli, con la propria storia di valorizzazione della cultura erboristica iniziata oltre 100 anni fa, è il marchio di riferimento nel mondo degli infusi e in particolare delle camomille, mercato nel quale Bonomelli è leader con una quota valore del 42,8% (anno terminante al 9/10/2011, fonte Nielsen Market Track) e sta continuando a crescere e a far sviluppare la categoria.
Bonomelli da un paio d'anni è presente anche nel mercato delle tisane funzionali, nel quale, grazie ad attente ricerche sul consumatore e alla sua esperienza erboristica, ha sviluppato una gamma unica, fatta di tisane funzionali e al contempo piacevoli al gusto. “ I risultati non si sono fatti attendere - conferma a Mark Up l'azienda Bonomelli -. Le tisane funzionali Bonomelli crescono del 33% su base annua, tasso doppio rispetto al mercato (anno terminante al 09/10/2011, fonte Nielsen Market Track). L'unicità dell'offerta Bonomelli ha la sua “punta di diamante” nella tisana Difesa, unica in questo mercato ad avere questa specifica promessa funzionale. Bonomelli inizialmente ha approcciato questo mercato con 4 referenze e recentemente ha ampliato la gamma con 5 nuove funzioni, per un offerta totale di 9 referenze, tra le più complete del mercato”.
Per il 2012 Bonomelli ha in serbo un'altra novità: Camomilla Finocchio Menta, un prodotto in linea con i trend in crescita dei prodotti a base di finocchio e degli infusi con menta. Le proprietà rilassanti della camomilla e quelle digestive del finocchio, dal gusto dolce e piacevole, si uniscono alle proprietà rinfrescanti della menta, per un prodotto con occasioni di consumo diversificate rispetto alle camomille e alle tisane e che incontra anche il favore di consumatori aperti alla sperimentazione di nuovi prodotti.


Fonte: http://www.mark-up.it/articoli/0,1254,41_ART_6022,00.html

THE VERDE: TUTTI I BENEFICI

te verde benefici
Il tè verde è molto più di una semplice bevanda. Può essere considerato come un vero e propriomedicinale naturale. Le popolazioni del Giappone lo sanno bene e da secoli lo utilizzano per via delle sue proprietà benefiche, che nel corso degli anni hanno ricevuto sempre più conferme da parte della scienza.
Questa preziosa bevanda può essere gustatacalda in inverno e fredda o tiepida durante la stagione estiva. Per preparare un buon infuso di tè verde, versate uno o due cucchiaini delle sue foglie in una tazza d'acqua bollente, lasciate riposare per cinque minuti e filtrate. Per raffreddare più rapidamente la bevanda, ricorrete a cubetti di ghiaccio. Il tè verde presenta un contenuto di caffeina inferiore rispetto al tè nero o al caffè. Scopriamo alcuni dei suoi principali benefici per la salute.

1) Antibatterico naturale
Il tè verde è un antibatterico naturale. La sua azione riguarda soprattutto la bocca e i denti. Le sostanze contenute nel tè verde sono in grado di contrastare l'azione di uno dei batteri presenti nelcavo orale, lo Streptococcus mutans. Studi scientifici hanno confermato l'azione benefica del tè verde contro i batteri che possono causare problemi dentali. Bere tè verde potrebbe aiutare aprevenire la carie.
2) Antiossidanti
Il tè verde è un concentrato naturale di antiossidanti, tra i quali troviamo soprattutto polifenoli ebioflavonoidi. Gli antiossidanti sono necessari al nostro organismo per rallentare l'invecchiamento cellulare, favorire la rigenerazione dei tessuti e contrastare i radicali liberi, che possono essere responsabili delle malattie degenerative.
3) Tumori della pelle
Secondo uno studio scozzese, il tè verde è in grado di proteggerci contro i tumori della pelle. I ricercatori hanno fatto in modo di estrarre dal tè verde una sostanza benefica in grado di colpire direttamente le cellule malate e di contrastare in modo efficace la malattia. Il composto chimico dall'azione soddisfacente viene chiamato EGCG.
4) Dimagrire
Il tè verde è considerato un alleato benefico contro l'obesità e i chili di troppo. Gli esperti della Penn State University hanno identificato nel tè verde alcune sostanze in grado di portare ad una maggiore capacità dell'organismo di bruciare i grassi in eccesso e di ridurre l'assorbimento deigrassi introdotti con l'alimentazione.
5) Ictus
Bere tè verde può contribuire a ridurre il rischio di ictus. Il merito è di composti come le catechine, una speciale categoria di potenti flavonoidi antiossidanti che aiutano a regolare la pressionesanguigna e a migliorare la circolazione. A parere degli esperti, per proteggersi dal rischio di ictus basta bere una tazza di tè verde al giorno.
6) Cancro all'utero
Secondo uno studio condotto presso il dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Women's Health Research del Meharry Medical College, alcune sostanze contenute nel tè verde possono contribuire ad inibire la proliferazione delle cellule tumorali nel fibroma uterino. Nelle volontarie a cui è stata somministrata una sostanza benefica contenuta nel tè verde, è stata osservata una riduzione significativa del peso e del volume dei tumori.
7) Polmonite
Il consumo regolare di tè verde è in grado di ridurre il rischio di morire di polmonite, a parere degli esperti della Tohoku University Graduate School of Medicine. Secondo gli studi condotti dai ricercatori giapponesi, le donne che bevono 5 o più tazze di tè verde al giorno vedono ridotto del 47% il rischio di morire di polmonite. Alcune sostanze contenute nel tè verde sono infatti in grado diinibire lo sviluppo dei virus e dei microrganismi responsabili della polmonite.
8) Diabete
Il consumo di tè verde potrebbe essere utile nella prevenzione del diabete. L'EGCG, una sostanza contenuta nel tè verde, contribuisce a bilanciare i livelli degli zuccheri nel sangue. In questo modo l'organismo ha a disposizione maggiori energie per contrastare il senso di affaticamento. L'EGCG migliora l'utilizzo dell'insulina da parte del nostro corpo, evitando l'irritabilità e arginando il desiderio di compensare il senso di affaticamento con l'introduzione di cibi poco salutari.
9) Colesterolo
Bere tè verde contribuisce a regolare i livelli di colesterolo nel sangue. Le sostanze benefiche contenute in questa bevanda prevengono l'accumulo di colesterolo nelle arterie e l'insorgere di malattie cardiovascolari. Secondo una ricerca pubblicata tra le pagine del Journal of Biological Chemistry, il merito sarebbe ancora una volta dell'EGCG.
10) Abbronzatura
Buone notizie per chi ama l'abbronzatura. Secondo uno studio scientifico pubblicato sulla rivistaPharmaceutical Development and Technology, il tè verde sarebbe in grado di proteggere la nostra pelle dagli effetti dannosi dei raggi UV. Il merito sarebbe da attribuire alle catechine, alcune delle sostanze benefiche contenute nel tè verde.
Marta Albè
Fonte foto: benefits-greentea.com

YERBA MATE: TUTTI I BENEFICI E COME GUSTARLA AL MEGLIO

erba mate
L’Erba Mate (altresì detta Erva Mate, Yerba Mate o Cimarrón) è una pianta sempreverde originaria del Brasile e del Paraguay, ma diffusa anche in altre regioni del Sudamerica. A partire dalle foglie del suo albero, che può raggiungere svariati metri d’altezza, è possibile ricavare l’omonima bevanda, della quale le popolazioni dell’America Meridionale apprezzano da secoli lenumerose proprietà benefiche. Si dice, ad esempio, che Ernesto Che Guevara assumesse un infuso di foglie di Erba Mate per curare i disturbi causatigli dall’asma.
Studi scientifici hanno recentemente confermato gli effetti positivi sulla salute dell’esotica bevanda. Pare infatti che i principi attivi in essa contenuti siano in grado di debellare le cellule cancerogene responsabili del tumore al colon, portandole letteralmente alla morte. Le ricerche sono state condotte da un gruppo di esperti dell’Università dell’Illinois ed i relativi risultatisono stati pubblicati dalla rivista scientifica "Molecular Nutrition and Food Research".
L’infuso di Erba Mate è inoltre ricco di polifenoli, che ne garantiscono una benefica azione antiossidante sulle cellule del nostro organismo. La sua assunzione viene consigliata nel caso si sia alla ricerca di una bevanda energizzante alternativa al caffè e priva di effetti collaterali. L’Erba Mate contiene infatti una sostanza simile alla caffeina, la mateina, che dalla sua parente più nota avrebbe però ereditato esclusivamente proprietà positive e che sarebbe dunque  in grado di regalare al nostro corpo ed alla nostra mente un’immediata sensazione di benessere e rilassatezza, a cui non conseguirebbero palpitazioni o senso d’agitazione.
Assumere un infuso di Erba Mate alla sera potrà essere utile per aiutare l’organismo a recuperare le energie perdute nel corso della giornata. Questa bevanda inoltre è adatta come dopopasto, date le sue note proprietà digestive, in grado di favorire l’attività di stomaco ed intestino. Essa è in grado di stimolare efficacemente la diuresi, rivelandosi dunque utile nel caso si abbia la necessità di facilitare l’eliminazione dei liquidi in eccesso ed il lavoro dei reni. Tale caratteristica la rende indicata per la prevenzione della formazione di calcoli. L’infuso di Erba Mate funziona da stimolante per una corretta attività dell’apparato cardiocircolatorio.
erba mate 2b
Per i suoi effetti sazianti, l’Erba Mate è spesso indicata come coadiuvante completamente naturale nelle diete dimagranti. Si reputa inoltre che possa aiutare la nostra mente a ritrovare la concentrazione perduta. Ciò la rende un toccasana sia per gli studenti che per tutti coloro che svolgono professioni che richiedono il mantenimento di un livello di attenzione sempre molto elevato.
Le foglie dell’Erba Mate in Sudamerica vengono ancora lavorate come richiede la tradizione. Dopo la raccolta, esse vengono lasciate essiccare al sole per ventiquattro ore. Segue una procedura di sminuzzamento effettuata tramite uno speciale mulino. Dopodiché l’Erba Mate risulta pronta per essere utilizzata. La bevanda può essere preparata come un normale tè, lasciando cioè in infusione per alcuni minuti le foglie in acqua bollente e filtrando il liquido subito dopo.
erba-mate
In alternativa, è possibile assumere la bevanda seguendo uno speciale rituale, proprio così come esso veniva praticato dagli Indios della tribù dei Guaranì, che ne sono considerati gli scopritori. In tal caso sarà necessario avere a propria disposizione uno speciale recipiente, detto mate omatero, ed una apposita cannuccia, la bombilla. Tramite questi strumenti, dopo aver coperto le foglie di Erba Mate con dell’acqua bollente ed aver atteso alcuni minuti, vi sarà possibile sorbire l’infuso senza doverlo filtrare e senza dunque eliminare le foglie.

Guarana': proprieta', usi e controindicazioni

guarana cover
Il guaranà è una pianta originaria della regione amazzonica, tipica di Paesi come il Venezuela ed il Brasile. Il suo nome botanico latino è Paullinia cubana.
Da essa vengono ricavati degli estratti erboristici dalle interessanti proprietà benefiche per la salute. Il guaranà è normalmente reperibile nelle erboristerie sotto forma di integratore naturale.

Proprietà del guaranà

Una delle maggiori proprietà benefiche legate al guaranà riguarda il suoi effetti energizzanti. Il guaranà avrebbe una struttura simile a quella della caffeina ed i suoi effetti sul nostro organismo sarebbero piuttosto simili a quanto provocato dalla sostanza normalmente contenuta nel caffè. Dato che il guaranà viene rilasciato nell'organismo più lentamente rispetto alla caffeina, i suoi effetti risulterebbero più potenti e duraturi rispetto al caffè.
Il guaranà stimola il sistema nervoso centrale e perciò la sua assunzione in piccole quantità potrebbe essere utile per contrastare il senso di affaticamento ed innalzare i livelli di energia. Il guaranà avrebbe inoltre un effetto calmante rispetto al senso di fame e potrebbe essere in grado di supportare la perdita di peso, come avviene nel caso di spezie quali lo zenzero o la cannella.
guarana
Tra le proprietà del guaranà vi è inoltre la sua capacità di incoraggiare i movimenti intestinali, un effetto positivo che potrebbe essere utile in caso di stitichezza. Esso è inoltre considerato utile in caso di complicazioni intestinali come la diarrea o il meteorismo, in quanto può contribuire adisintossicare e purificare il nostro sistema intestinale.
Il guaranà viene indicato non soltanto come un integratore dalle proprietà benefiche specifiche per il nostro corpo, ma anche come un aiuto naturale per la nostra mente. Secondo alcuni studi, il guaranà aiuterebbe infatti a migliorare la memoria, a stabilizzare l'umore ed a conferire maggiore prontezza e capacità di attenzione.

Usi del guaranà

guarana polvere
Il guaranà viene impiegato non soltanto per la produzione di integratori naturali, ma anche nella realizzazione di bevande energetiche, rivolte in maniera particolare agli sportivi. Gli estratti utilizzati per la produzione di integratori bevande vengono normalmente ricavati dalle bacche della pianta del guaranà e dai suoi semi.
La forma più naturale del guaranà è costituita da una pasta essiccata ricavata dai semi della pianta. A livello commerciale può essere reperito sotto forma di sciroppi, estratti erboristici, pillole o capsule, in alcuni casi accostato ad altri ingredienti, a seconda dello scopo per cui gli integratori sono stati formulati.
Esso può essere impiegato come ingrediente all'interno di integratori utili a favorire la perdita di peso, per via della sua capacità di stimolare il sistema nervoso nel dare il via al processo di lipolisi, che permette il rilascio di grassi nel sangue, in modo tale che essi possano essere impiegati per ricavare energia durante l'esercizio fisico.
Altri utilizzi del guaranà ne includono l'impiego per il trattamento della pressione sanguigna, con particolare riferimento alla pressione bassa, per la prevenzione della malaria e della dissenteria. Viene inoltre impiegato per stimolare il desiderio sessuale, per incrementare il flusso dell'urina e come astringente.
Nell'industria alimentare può essere impiegato come aromatizzante in bevande e dolciumi. Alcuni integratori naturali vedono il guaranà accompagnato da vitamine come la vitamina C e da sali minerali come il magnesio. I quantitativi da assumere possono variare a seconda delle necessità di ciascuno. Per conoscerle è bene rivolgersi al proprio medico o erborista di fiducia.

Controindicazioni

L'assunzione di guaranà viene solitamente controindicata in gravidanza e nei bambini. L'utilizzo del guaranà non deve avvenire per periodi prolungati di propria iniziativa, cioè senza consultare il parere del medico. Gli integratori di guaranà devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini di età inferiori ai tre anni. La sua assunzione non deve sostituire la buona abitudine di seguire una dieta sana e completa di tutti i nutrienti necessari.
Il guaranà viene inoltre controindicato durante l'allattamento. Non dovrebbe essere assunto da parte di individui allergici o intolleranti alla caffeina o alle sostanze stimolanti. Un dosaggio eccessivamente elevato di guaranà può provocare ansia, disturbi del sonno, diarrea, nervosismo e dolori allo stomaco.

LAPACHO UNA PIANTA MIRACOLOSA

LAPACHO (Tabebuia) una pianta miracolosa
Recenti ricerche hanno dimostrato che il Lapacho (tabebuia avellandae) è efficace nella riduzione di infiammazioni, dolori e nella funzione antimicrobica, antiparassitaria ed antifungine, stimola il sistema auto-immunitario.

  • TABEBUIA - LAPACHO
    Una pianta miracolosa dalle foreste Amazzoniche
Gli indigeni sudamericani raccolgono da migliaia d'anni la parte interna della corteccia di un albero chiamato appunto Lapacho (Tabebuia Avellanadae). Questo albero che cresce nelle foreste amazzoniche e nelle montagne di Paraguay, Argentina e Brasile ha la particolarità che la sua corteccia appena tolta ricresce molto velocemente senza arrecare alcun danno alla pianta stessa.
Recenti ricerche hanno dimostrato che il Lapacho è efficace nella riduzione di infiammazioni  e dolori, nella funzione antimicrobica, antiparassitaria ed antifungine,stimola il sistema auto-immunitario, ha un'azione antiossidante con un utilizzo simile a quello dell'Echinacea e del Ginseng e non contiene caffeina.

Questa pianta contiene grandi speranze per l`effettivo trattamento di alcuni tumori, tra cui la Leucemia, della Candida e di altre fastidiose infezioni, così come di malattie debilitanti (incluso l`artrite) e una moltitudine di altri disturbi.
Il Lapacho può essere usato periodicamente come prevenzione durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata.
La nostra salute sia fisica che mentale dipende esclusivamente dallo stato dei liquidi del nostro corpo e cioè sangue, linfa e liquidi cellulari che se vengono danneggiati portano i nostri organi ad ammalarsi.
La maggior parte delle cause delle malattie vanno ricercate nella contaminazione e avvelenamento dei liquidi del nostro corpo dovuto a una nutrizione non corretta e a un modo di vivere sbagliato; infatti la cattiva alimentazione, il digiuno prolungato e l`uso di troppa carne portano lo stomaco e l`apparato digerente in generale a uno stato di affaticamento tale per cui si ha un calo della forma fisica.
Attraverso una cattiva digestione, dovuta anche al mangiar in fretta, si arriva alla formazione di feci dure e ad un aumento dei microbi parassiti che con la produzione dei loro veleni alterano la flora intestinale; per cui in un certo senso l`intestino diventa la fabbrica dei veleni per il nostro corpo che poi raggiungono il fegato ed entrano nelle cellule di tutto l`organismo. E` quindi necessario disintossicare l`organismo e ripristinare la flora batterica.
Il Lapacho è una delle piante migliori per la purificazione dell`organismo, senza richiedere un grosso dispendio di energiaesso infatti aiuta a ristabilizzare le difese del proprio corpo rafforzando il sistema immunitario.
Il nostro corpo è, almeno apparentemente, insensibile agli agenti patogeni e ai materiali velenosi che però giornalmente disturbano l`equilibrio dell`organismo. Esso è anche in grado di sviluppare anticorpi, se necessari, ma la vera difesa è data dalla salute che è strettamente legata al corretto funzionamento del fegato, reni e sistema linfatico.
II Lapacho è per il fegato e il sistema linfatico la pianta migliore, mentre i reni possono migliorare la loro attività con Solidago, Ortosiphon, Barbe del mais e altre piante, arrivando cosi a ridurre il rischio di malattie.
Ricordiamo che le piante ad azione purificante e disintossicante spesso sono più efficaci di qualsiasi altra terapia.
Il Lapacho contiene anche una speciale combinazione e concentrazione di sali minerali abbastanza rari o elementi in tracce: calcio, magnesio, fosforo, zinco, cromo, silicio, manganese, molibdeno, rame, ferro, potassio, sodio, cobalto, boro, oro, argento, stronzio, bario, nichel.
II Lapacho può essere utilizzato nelle infiammazioni della prostata, diabete, infiammazioni midollari, morbo di Parkinson, reumatismo, vene varicose, problemi di pelle, anemia, arteriosclerosi, asma, bronchite.
Il Lapacho rafforza il sistema immunitario e può essere consigliato a tutti, poiché con esso il fegato e il sistema linfatico raggiungono condizioni ottimali, senza sforzi e senza effetti collaterali.
Azioni
  • Antibiotico
  • Antibatterico
  • Virucida
  • Antiparassitario
  • Fungicida
  • Antinfiammatorio
  • Depurativo
  • Immunostimolante
  • Tonico generale cardiotonico
  • Stimolante del globuli rossi
  • Diuretico leggero
  • Sedative lieve
  • Ipotensivo lieve
  • Ipoglicemizzante lieve
  • Analgesico lieve
  • Astringente
  • Antidiarroico
  • Vulnerario
  • Espettorante
  • Febbrifugo
Indicazioni
  • Infezioni batteriche da stafilococchi, streptococchi, brucella, ecc.
  • Infezioni virali: influenza, raffreddore, herpes, polio, Epstein-Barr, ecc.
  • Infezioni parassitarie, quali malaria
  • Infezioni della bocca, naso e gola
  • Disordini del tratto gastrointestinale:
    infiammazione delle mucose, colite, morbo di Crohn, polipi,dissenteria, ulcere peptiche
  • Disordini del sistema urogenitale:
    cistite, uretrite, prostatite, polipi vescicali, vaginiti, leucorrea, infiammazione della cervice uterina
  • Gastrite, ulcera gastrica
  • Ferite e ulcere
  • Anemia
  • Affezioni cutanee da scarsa eliminazione, eczema, acne, foruncolosi, psoriasi
  • Artrite
  • Dolori in generate
  • Arteriosclerosi
  • Debolezza cardiacaAsma e bronchite Ipertensione
    Posologia
    Per almeno sei mesi: 21 gocce in acqua tre volte al dì, prima dei pasti.
    Mantenimento: 7 gocce in acqua tre volte al dì, prima dei pasti.
Da ricordare Questo prodotto non intende essere diagnosi, trattamento, cura, o prevenzione malattia

IL THE GRECO UNA SCOPERTA SORPRENDENTE

Il the albanese e le sue cure miracolose - Çaji Shqiptar

Non si tratta, in realtà, di vero e proprio tè, ma di una pianta che cresce sulle montagne del Mediterraneo orientale (qui in Italia la si trova al sud, per esempio sulle Madonie). Il suo nome botanico è Sideritis syriaca, in italiano viene definita Stregonia siciliana. In inglese è conosciuta anche come shepherd's tea, il tè dei pastori.
In Italia è conosciuto come the albanese o the greco.


La pianta viene raccolta e fatta essiccare a mazzi, si utilizza tutto (fusto, foglie, fiori) facendone un infuso come per un normale tè, da servire preferibilmente con limone e miele. E' una bevanda molto amata nei Balcani meridionali (Grecia, Albania, Macedonia, Bulgaria).

Fiorisce tra maggio e luglio sopra i 1500 metri sulle montagne dell'Albania e dei paesi limitrofi. I suoi fiori sono ermafroditi, con una corolla gialla. L'impollinazione è entomofila.

La specie è nativa dei paesi del mediterraneo orientale: Albania, Siria, Turchia, Grecia, Creta. In Italia è diffusa in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia (sulle Madonie).
Cresce tra i 1500m e i 1900m, in ambienti di gariga o di prateria mediterranea.
Predilige esposizioni soleggiate e terreni calcareo-sabbiosi ben drenati.

In Albania e Grecia è utilizzata per preparare una tisana chiamata "çaj mali", in albanese e  "tsai vounìsio" in greco , ossia tè di montagna.

È ottimo per alleviare sinusiti, raffreddori, calmare la tosse ed è un ottimo integratore di ferro.
Come si prepara..

Si prendono 2/3 pezzettini di erba , e li si cuoce in acqua bollente per 2-3 minuti. In alternativa ci si versa sopra dell'acqua bollente e si lascia in infusione nella tazza coperta per 10 minuti. È ottimo sia caldo che freddo.

ENERGIZZANTI

L’organismo umano necessita naturalmente di energia per compiere le sue molteplici attività quotidiane. Il fabbisogno energetico umano è il quantitativo energetico di origine alimentare che serve a bilanciare il dispendio energetico. Tale dispendio è determinato da numerosi fattori: il principale è il metabolismo basale (consumo metabolico a riposo), che nei casi normali impegna circa il 70% del totale, vi è poi il metabolismo cinetico (l’attività fisica e lavorativa), intorno al 25%, mentre la percentuale restante è solitamente relativa alla termogenesi indotta dagli alimenti, variabile a seconda delle diverse tipologie alimentari.
Ogni alimento si compone di numerose sostanze definite “nutrienti”: glucidi, proteine e lipidi (a livello macro), vitamine e minerali (a livello micro) e acqua. I nutrienti sono indispensabili per garantire all’organismo quello di cui necessita: carboidrati e lipidi forniscono l’energia chimica utile alle funzioni vitali, le proteine favoriscono la sintesi di nuovi tessuti e intervengono nella riparazione di quelli danneggiati, le vitamine assieme ai minerali regolano molteplici reazioni metaboliche, mentre l’acqua garantisce la necessaria idratazione.
L’organismo ha costante necessità di energia chimica, che si procura mediante il catabolismo di glucidi, proteine e lipidi. L’energia generata da questo processo viene sia dispersa come calore che immagazzinata per l’omeostasi termica, la regolazione della temperatura del corpo. L’energia contenuta nei macronutrienti viene liberata gradualmente, col susseguirsi delle varie reazioni metaboliche. Prima di poter essere utilizzata deve essere portata alla sintesi di ATP (adenosintrifosfato), una molecola instabile dall’importante carica energetica, che liberando energia si trasforma facilmente in ADP. L’energia garantita dall’ATP è alla base di qualsiasi attività biologica ma il corpo non ne possiede che circa 100 grammi. Perciò è necessario produrne costantemente attraverso il catabolismo dei nutrienti.
I principali meccanismi energetici innescati nell’attività fisica sono di cinque tipi: 1) aerobico glicidico, con la combustione di carboidrati in presenza di ossigeno, tipico di sforzi intensi prolungati ma equilibrati; 2) aerobico lipidico, per il quale l’energia si genera attraverso i grassi in presenza di ossigeno, per le attività fisiche poco intense o molto prolungate; 3) anaerobico lattacido, per il quale la produzione avviene in assenza di ossigeno, negli sforzi brevi ma abbastanza lunghi da produrre affanno respiratorio; 4) anaerobico alattacido, dove in assenza di ossigeno si produce energia dal creatinfosfato, con processi molto rapidi e veloci, in caso di attività energetiche molto intense e di brevissima durata; 5) proteico, dove l’energia si ottiene bruciando proteine, utile in caso di scarsità di carboidrati e in caso di sforzi molto prolungati.
L’organismo è inoltre in grado di immagazzinare il combustibile in diversi modi. Da un lato può farlo attraverso le molecole di glucosio, che si legano tra loro in catene e formano il glicogeno, utile a ottimizzare la presenza di glucosio nell’organismo. Il glicogeno è la principale fonte di energia muscolare, quando l’attività fisica si prolunga o si rivela particolarmente intensa le scorte di glicogeno vengono consumate e devono essere rimpinguate attraverso i nutrienti presenti nel cibo. I grassi sono fondamentali per gli sforzi a bassa intensità, in quanto la massa grassa corporea garantisce virtualmente riserve illimitate di energia. La velocità di produzione energetica è però inferiore rispetto al glucosio e senza carboidrati l’organismo non è in grado di consumare grassi. Si ricorre allora, per cercare di prolungare ulteriormente l’attività, alle stesse proteine muscolari, che vengono trasformate in glucosio.
Vi sono in natura numerosi alimenti dalle peculiari doti energetiche e ricostituenti, in grado di fornire rimedi concreti a stati di stanchezza e affaticamento. Tra esse si possono segnalare la spirulina, un’alga ricca di minerali, proteine e vitamine, utile a contrastare l’anemia e ideale come ricostituente in condizioni di convalescenza o stress; l’eleuterococco, che favorisce la produzione di ormoni, contrastando stati ansiosi e patologie debilitanti; il ginseng, una radice di grande efficacia energetica e antidepressiva; il guaranà, pianta amazzonica stimolante, o l’avena, ricca di nutrienti senza effetti eccitanti, adatta per le insonnie e i disordini dell’appetito.

ARRIVA L'AUTUNNO E' ORA DI DEPURARSI

Il fegato è una ghiandola il cui ruolo è cruciale per il benessere e il corretto funzionamento dell’organismo umano. Situato nella parte superiore destra della cavità addominale, è di forma ovoidale e si divide in quattro lobi: quadrato, caudato, destro e sinistro. Si tratta dell’organo incaricato della produzione di sali e pigmenti biliari e della secrezione di bile nell’intestino, operazione chiave in ambito digestivo. In riferimento al metabolismo lipidico, è decisivo nei processi di mobilizzazione, trasporto e utilizzo dei grassi, mentre per quanto attiene il metabolismo glicidico, è in grado di trasformare il glicogeno in glucosio in caso di carenze energetiche, oltre a dar luogo in casi peculiari alla glucogenesi, la produzione autonoma di glucosio attraverso la trasformazione degli aminoacidi.
Il fegato è responsabile dei processi di aminazione degli aminoacidi e della sintesi di numerose sostanze proteiche, come le albumine del plasma, la protrombina o il fibrinogeno. In quanto agente filtrante per le sostanze assorbite dall’intestino, svolge una cruciale attività detossificante, grazie ad enzimi e all’assorbimento di composti chimici presenti nel sangue, espulsi in seguito nell’intestino attraverso la bile.
Inoltre ha il compito di immagazzinatore di ferro e di molteplici vitamine (A,B,D,E,K).
Un organo cruciale quindi, la cui funzionalità deve essere tutelata e difesa dall’eventuale presenza eccessiva di tossine: i prodotti di scarto che vengono liberati dall’organismo nelle sue principali attività, come quelle muscolari, digestive ed energetiche. Quando l’organismo è costretto a dover gestire la presenza di sostanze tossiche, un regime alimentare scorretto e irregolare o condizioni di stress psichico e nervoso la produzione di tossine rischia di risultare eccessiva e provocare effetti negativi per l’organismo. Viene infatti liberato un grande quantitativo di ormoni che innesca una situazione di allarme cui il fegato potrebbe non essere in grado di far fronte, esponendosi con maggior frequenza al rischio di patologie gravi come la cirrosi o la steatosi e di forme allergiche cutanee. Tra i sintomi di un fegato malato vi sono acidità, dolori all’addome, ma anche alito cattivo, adiposità irregolare tra addome e fianchi, infezioni alla pelle come acne e brufoli.
Per difendere correttamente il fegato è utile quindi seguire una dieta equilibrata, che limiti gli eccessi di grassi e zuccheri e sia ricca di verdure, frutta, legumi e cereali. L’obiettivo della depurazione dalle tossine si può perseguire senza ricorrere ai farmaci, attraverso uno stile di vita ordinato, la limitazione di agenti ansiogeni e una serie di scelte alimentari regolate in base alle caratteristiche nutraceutiche dei cibi che consumiamo. Uno degli aspetti basilari per una buona depurazione è l’elevato consumo di acqua, per un fabbisogno giornaliero stimabile intorno ai 2 litri. Il nostro organismo è infatti prevalentemente composto di acqua e richiede una costante reidratazione per garantire un funzionamento corretto dell’intestino e la salute dell’epidermide. Sono numerosi i prodotti naturali che possiedono proprietà depurative.
Tra le piante si segnalano il cardo mariano, che protegge le cellule del fegato dai danni di sostanze tossiche come l’alcool e il fumo e favorisce la stimolazione del fegato, la curcuma, antiossidante che stimola la produzione biliare, o il carciofo e il tarassaco.
Tra le sostanze antiossidanti possono essere preziose le vitamine C ed E, il selenio, il magnesio o la lecitina, in grado di sostenere il fegato nel degradare grassi cellulari, riducendo il rischio della steatosi.

ANTIOSSIDANTI

L’ossigeno, l’elemento fondamentale per la vita delle cellule, può anche in alcuni casi risultare nocivo, generando i radicali liberi, molecole o ioni molto reattive chimicamente, a causa di uno o più elettroni spaiati nell’orbitale esterno, responsabili di importanti malattie degenerative e dell’invecchiamento.
All’origine dei radicali liberi possono esservi sia fattori di natura ambientale (fumo, alcool, smog) sia soggettivi (metabolismo di acidi grassi, sistemi ricondizionanti di cellule fagocitarie, trasporto di elettroni nel mitocondrio). Gli effetti dannosi dei radicali liberi possono essere combattuti attraverso agenti antiossidanti, sia prodotti dall’organismo che rintracciabili in natura. Tra gli antiossidanti endogeni si segnalano enzimi come il glutatione, la melatonina, la superossido-dismutasi e la catalasi.
La costante crescita dell’interesse verso la nutraceutica stimola una domanda sempre più esigente di informazioni nutrizionali in merito al rapporto tra cibo e salute. Gli antiossidanti esogeni giocano un ruolo decisivo in questo campo, a causa della loro nota correlazione con importanti effetti benefici, quali il contrasto all’invecchiamento e alle malattie degenerative.
Non è comunque semplice trovare una definizione univoca di antiossidanti: la American Dietetic Association (ADA) ha infatti rilevato già nel 1998 come i composti comunemente definiti antiossidanti rappresentano un insieme molto variegato, le loro stesse caratteristiche funzionali possono differire a seconda dei singoli casi anche nel meccanismo d’azione. Ad esempio il beta-carotene rintracciabile in una carota non agisce secondo le stesse modalità della vitamina C presente nelle arance. Molte organizzazioni accademiche e scientifiche si sono pertanto attivate per effettuare ricerche che siano in grado di verificare i reali benefici di tali sostanze e di individuare in modo sempre più accurato gli agenti che li attivano. Senza un opportuno lavoro di ricerca sperimentale sarebbe impossibile determinare una definizione oggettiva di antiossidante. Secondo quanto sostenuto dal professor John Milner della Pennsylvania State University, sono già stati identificati oltre 500 composti naturali che possono incidere positivamente sulla salute umana, ma in molti casi il collegamento tra sostanza e benefici non è stato ancora scientificamente chiarito.
I primi esiti della nutraceutica in questo delicato compito definitorio hanno consentito di identificare con certezza quali antiossidanti i seguenti composti:
-Carotenoidi (beta-carotene, alfa-carotene, licopene, luteina, zeaxantina, criptoxantina): a causa della loro struttura molecolare sono in grado di legare ed eliminare i radicali liberi, svolgendo un ruolo di rilievo per il sistema immunitario. Si trovano nella frutta e nella verdura (carote, pomodori, verdure a foglia verde, peperoni, zucca)
-Vitamina C: numerosi studi hanno confermato come la sua proprietà di cedere elettroni contrasti con efficacia le conseguenze negative causate dei radicali liberi. Si trova soprattutto nella frutta (arance) e nella verdura (carote, pomodori, peperoni).
-Vitamina E: rintracciabile sia negli animali che nei vegetali e composta da molecole liposolubili, è nota da tempo per la sua efficacia nel rimuovere i radicali liberi. Ne sono stati provati gli effetti positivi nel contrastare le patologie cardiache e sono allo studio le potenzialità come agente antitumorale. È presente in alimenti vegetali come semi, olio di canapa, ortaggi, cereali, noci.
-Selenio: componente essenziale di numerosi enzimi in grado di rimuovere i radicali liberi dal flusso sanguigno. Rintracciabile soprattutto nel pesce e negli organi animali (fegato, rene).
-Flavonoidi, fenoli e polifenoli, fitoestrogeni: sostanze dalle caratteristiche nutraceutiche sulle quali si stanno ancora compiendo ricerche e studi specifici.
Gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono stati classificati secondo una scala ORAC, in base alla capacità di assorbire i radicali liberi. La scala ORAC rivela come gli alimenti dal maggior potere antiossidante siano: il succo di uva nera (5216), i mirtilli (3480), il cavolo verde (2048), gli spinaci (2042), la barbabietola (1782), le more (1466), le prugne (1454), i cavoli di Bruxelles (1384) e il succo di pompelmo (1274). Si segnalano inoltre tra gli altri cibi maggiormente dotati di proprietà antiossidanti le fragole, l’arancia, le susine, la patata, l’avocado, il peperone, il kiwi, il cavolfiore e la cipolla. In generale quindi assumere un giusto quantitativo di frutta e verdura può aiutare a ridurre il rischio di malattie tumorali. Secondo recenti studi, una corretta adesione ai principi della dieta mediterranea potrebbe ridurre notevolmente i casi di insorgenza del cancro, di ben il 25% per quello al colon-retto, del 15% per quello alla mammella e del 10% per prostata e pancreas.

SONNO E RELAX

Dedicare una ragionevole quantità della propria giornata al riposo e al sonno è una regola essenziale per il benessere dell’organismo troppo spesso dimenticata a causa di ritmi lavorativi spesso spasmodici e di conseguenti condizioni di elevato stress psicofisico. In realtà riposare in modo adeguato comporta importanti conseguenze positive sia a breve che a lungo termine per la salute. Da un lato consente un miglior recupero di energie, che riducono l’irritabilità e le relazioni sociali nella vita di ogni giorno. Ma è importante ricordare anche effetti più sostanziali e di lunga durata, come l’aumento delle difese immunitarie, che rimangono a livelli inferiori nei soggetti che non dormono a sufficienza. Il sonno consente di controllare il cortisolo, l’ormone legato allo stress e la grelina, quello relativo alla fame, evitando le pericolose conseguenze in termini di ipernutrizione e nervosismo dettate da una situazione irregolare. Tra gli individui abituati a dormire meno di sette ore a notte è nettamente più elevata la possibilità di presentare ipertensioni, propensione all’obesità e patologie anche gravi come il diabete.
L’insonnia è inoltre un disturbo sempre più diffuso da non sottovalutare, che va contrastato in modo efficace per garantire all’organismo una condizione di salute soddisfacente. Vi sono diverse tipologie di insonnia a seconda della frequenza con cui si manifesta: l’insonnia occasionale, legata a situazioni di particolare stress o di condizioni patologiche denotate dalla presenza di dolore fisico; l’insonnia transitoria, capace di durare anche alcune settimane e generata dal protrarsi nel tempo di situazioni stressanti; l’insonnia cronica è invece un disturbo persistente di cui non si riesce a individuare una causa precisa e che è piuttosto riconducibile a comportamenti irregolari nella gestione del sonno o a patologie psichiche persistenti.
In tutti questi casi prima di ricorrere ad una cura farmacologica è bene conoscere il potenziale delle sostanze presenti in natura più attive in questo senso.
La melatonina è l’ormone, prodotto di notte dalla ghiandola pineale, responsabile della regolazione del ciclo del sonno. La sua produzione è regolata dall’alternarsi di luce e buio, aumenta con l’oscurità e diminuisce al mattino, ed è abbondante nell’infanzia fino a sparire in vecchiaia. L’assunzione di melatonina può essere utile per curare i disturbi legati al jet lag, una condizione di affaticamento e irritabilità causata dal cambio di fuso orario, che determina uno sconvolgimento dell’orologio biologico e dei suoi ritmi. L’integrazione della melatonina non prodotta dall’organismo a causa di una presenza troppo prolungata di luce può allora avere effetti benefici per ristabilire con efficacia i naturali meccanismi del ciclo veglia-sonno.
Nel mondo vegetale sono presenti molteplici prodotti in grado di contrastare con successo l’insonnia e gli stati di ipertensione. La valeriana è in grado di compiere una funzione sedativa sul sistema nervoso centrale con effetti tranquillanti e ansiolitici, diminuendo il tempo necessario ad addormentarsi e ottimizzando a livello qualitativo la natura stessa del sonno nelle sue fasi iniziali. In tal modo la valeriana diviene anche utile a combattere sindromi ansiose senza gli effetti collaterali che implicano numerosi farmaci appositi. Le foglie di melissa possiedono doti sedative e antidolorifiche indicate per condizioni di stress e nervosismo o per la cura del colon irritabile, mentre la passiflora agisce sulla zona motoria del midollo spinale ed è preziosa nei casi di insonnie cerebrali. I fiori di iperico garantiscono l’incremento della melatonina, regolarizzando in tal modo il sonno e svolgendo un’azione antidepressiva. Il biancospino interviene invece a livello cardiaco, aumentando il flusso sanguigno e riducendo l’eccitabilità cardiaca e la pressione arteriosa. La camomilla possiede un importante effetto antinfiammatorio e rilassante sulla muscolatura liscia, ed è quindi appropriata nei casi di dolori addominali e disturbi digestivi che impediscono il sonno.
È inoltre particolarmente importante il magnesio orotato, cofattore degli enzimi regolatori del sonno, specie in associazione con la vitamina B13.