sabato 28 dicembre 2013

FIORI DI ARANCIO: SIGNIFICATO DEI FIORI

Per zagara si intende in particolare il fiore dell'arancio e del limone (la cui fioritura avviene tra aprile e maggio) oltreché del bergamotto (che invece fiorisce tra la fine di marzo e aprile: i frutti vengono raccolti da ottobre a dicembre). Il fiore di zagara viene utilizzato per la preparazione dei profumi e nella preparazione di alcuni prodotti dolciari (ad es. il miele di zagara di agrumi)

fiori d'arancio
Sono i fiori dedicati per eccellenza alle nozze e sono simbolo della verginità.

La leggenda narra che in un'isola paradisiaca vi fosse un giardino dove tre fanciulle, figlie di Atlante e della Notte, custodivano un albero dal frutto meraviglioso.
Era l'arancio, dono della Dea Terra a Zeus per le sue nozze, ed è per questa ragione che i fiori di arancio sono considerate di buon augurio in tal senso.

I fiori dell'arancio, le zagare, hanno infiorescenze fitte, di colore pallido, con un profumo delicato ma molto intenso. L'etimologia della parola deriva dai termini arabi zahara ("splendere, sfavillare di bianco") e zahr ("fiore").

TABEBUIA - LAPACHO Una pianta miracolosa dalle foreste Amazzoniche

  • TABEBUIA - LAPACHO
    Una pianta miracolosa dalle foreste Amazzoniche
Gli indigeni sudamericani raccolgono da migliaia d'anni la parte interna della corteccia di un albero chiamato appunto Lapacho (Tabebuia Avellanadae). Questo albero che cresce nelle foreste amazzoniche e nelle montagne di Paraguay, Argentina e Brasile ha la particolarità che la sua corteccia appena tolta ricresce molto velocemente senza arrecare alcun danno alla pianta stessa.
Recenti ricerche hanno dimostrato che il Lapacho è efficace nella riduzione di infiammazioni  e dolori, nella funzione antimicrobica, antiparassitaria ed antifungine,stimola il sistema auto-immunitario, ha un'azione antiossidante con un utilizzo simile a quello dell'Echinacea e del Ginseng e non contiene caffeina.

Questa pianta contiene grandi speranze per l`effettivo trattamento di alcuni tumori, tra cui la Leucemia, della Candida e di altre fastidiose infezioni, così come di malattie debilitanti (incluso l`artrite) e una moltitudine di altri disturbi.
Il Lapacho può essere usato periodicamente come prevenzione durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata.
La nostra salute sia fisica che mentale dipende esclusivamente dallo stato dei liquidi del nostro corpo e cioè sangue, linfa e liquidi cellulari che se vengono danneggiati portano i nostri organi ad ammalarsi.
La maggior parte delle cause delle malattie vanno ricercate nella contaminazione e avvelenamento dei liquidi del nostro corpo dovuto a una nutrizione non corretta e a un modo di vivere sbagliato; infatti la cattiva alimentazione, il digiuno prolungato e l`uso di troppa carne portano lo stomaco e l`apparato digerente in generale a uno stato di affaticamento tale per cui si ha un calo della forma fisica.
Attraverso una cattiva digestione, dovuta anche al mangiar in fretta, si arriva alla formazione di feci dure e ad un aumento dei microbi parassiti che con la produzione dei loro veleni alterano la flora intestinale; per cui in un certo senso l`intestino diventa la fabbrica dei veleni per il nostro corpo che poi raggiungono il fegato ed entrano nelle cellule di tutto l`organismo. E` quindi necessario disintossicare l`organismo e ripristinare la flora batterica.
Il Lapacho è una delle piante migliori per la purificazione dell`organismo, senza richiedere un grosso dispendio di energiaesso infatti aiuta a ristabilizzare le difese del proprio corpo rafforzando il sistema immunitario.
Il nostro corpo è, almeno apparentemente, insensibile agli agenti patogeni e ai materiali velenosi che però giornalmente disturbano l`equilibrio dell`organismo. Esso è anche in grado di sviluppare anticorpi, se necessari, ma la vera difesa è data dalla salute che è strettamente legata al corretto funzionamento del fegato, reni e sistema linfatico.
II Lapacho è per il fegato e il sistema linfatico la pianta migliore, mentre i reni possono migliorare la loro attività con Solidago, Ortosiphon, Barbe del mais e altre piante, arrivando cosi a ridurre il rischio di malattie.
Ricordiamo che le piante ad azione purificante e disintossicante spesso sono più efficaci di qualsiasi altra terapia.
Il Lapacho contiene anche una speciale combinazione e concentrazione di sali minerali abbastanza rari o elementi in tracce: calcio, magnesio, fosforo, zinco, cromo, silicio, manganese, molibdeno, rame, ferro, potassio, sodio, cobalto, boro, oro, argento, stronzio, bario, nichel.
II Lapacho può essere utilizzato nelle infiammazioni della prostata, diabete, infiammazioni midollari, morbo di Parkinson, reumatismo, vene varicose, problemi di pelle, anemia, arteriosclerosi, asma, bronchite.
Il Lapacho rafforza il sistema immunitario e può essere consigliato a tutti, poiché con esso il fegato e il sistema linfatico raggiungono condizioni ottimali, senza sforzi e senza effetti collaterali.
Azioni
  • Antibiotico
  • Antibatterico
  • Virucida
  • Antiparassitario
  • Fungicida
  • Antinfiammatorio
  • Depurativo
  • Immunostimolante
  • Tonico generale cardiotonico
  • Stimolante del globuli rossi
  • Diuretico leggero
  • Sedative lieve
  • Ipotensivo lieve
  • Ipoglicemizzante lieve
  • Analgesico lieve
  • Astringente
  • Antidiarroico
  • Vulnerario
  • Espettorante
  • Febbrifugo
Indicazioni

  • Infezioni batteriche da stafilococchi, streptococchi, brucella, ecc.
  • Infezioni virali: influenza, raffreddore, herpes, polio, Epstein-Barr, ecc.
  • Infezioni parassitarie, quali malaria
  • Infezioni della bocca, naso e gola
  • Disordini del tratto gastrointestinale:
    infiammazione delle mucose, colite, morbo di Crohn, polipi,dissenteria, ulcere peptiche
  • Disordini del sistema urogenitale:
    cistite, uretrite, prostatite, polipi vescicali, vaginiti, leucorrea, infiammazione della cervice uterina
  • Gastrite, ulcera gastrica
  • Ferite e ulcere
  • Anemia
  • Affezioni cutanee da scarsa eliminazione, eczema, acne, foruncolosi, psoriasi
  • Artrite
  • Dolori in generate
  • Arteriosclerosi
  • Debolezza cardiacaAsma e bronchite Ipertensione

martedì 17 dicembre 2013

Yerba Mate: proprietà, benefici e usi


La yerba mate è una pianta dalle proprietà benefiche originario del Sud America, dalle cui foglie viene ricavato un infuso utilizzato da centinaia di anni come un rimedio naturale: ad esso infatti vengono attribuite importanti proprietà che, spiegate più avanti, possono essere così riassunte: aumenta l’energia, brucia i grassi, purifica il sangue, stimola la digestione, pulisce l’intestino, stimola il cuore, antiossidante e quindi combatte i radicali liberi, rafforza il sistema immunitario, studiata come cura contro le cellule tumorali del colon.
La primaria constituzione fitochimica di yerba mate comprende xantine (caffeina, teobromina e teofillina), saponine e 10% di acido clorogenico. Sono anche prensenti steroli simili all’ergosterolo e al colesterolo, e alcune nuove saponine localizzate nella foglia (chiamate metasaponine). Le saponine sono elementi chimici dalle rinomate attività farmacologiche, inclusa l’azione di stimolante del sistema immunitario, recentemente documentata dalla ricerca. In più, la foglia di yerba mate è una ricca fonte di vitamine, minerali e di 15 amminoacidi.
Tale infuso è ormai diffuso in tutto il mondo, ed appositi studi scientifici hanno dimostrato che è in grado inoltre di favorire la digestione, diminuendo in modo significativo la quantità di tempo nella quale il cibo rimane conservato nello stomaco e nell’intestino, contribuendo così ad una sensazione di pienezza migliore e ad un apporto di energia alle cellule molto più efficace e veloce.
Alcuni ricercatori svizzeri hanno condotto uno studio (nel 1999) che indicava come yerba mate potesse essere di aiuto nella perdita di peso. Hanno notato infatti un effetto termogenico negli individui sani indicativo di un aumento proporzionale dei grassi bruciati come energia. In un altro studio, yerba mate è stata somministrata assieme a guaraná e damiana: la combinazione ha prolungato lo svuotamento gastrico(inducendo una prolungata sensazione di sazietà) e ridotto il peso corporeo.
Un recente brevetto statunitense (2002) cita yerba mate per la sua capacità di inibire in vitro il monoaminoosidasi (MAO) del 40-50%, e sostiene che yerba mate potrebbe essere utile per una serie di disturbi come “depressione, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, disordini dell’umore ed emozionali, morbo di Parkinson, disturbi extrapiramidali, ipertensione, abuso di sostanze, disordini alimentari, sindrome da astinenza e cessazione da fumo”.
Numerosi studi hanno dimostrato una significativa attività antiossidante della yerba mate. I suoi alti valori antiossidanti sono stati collegati all’assorbimento rapido degli elementi antiossidanti presenti nelle sue foglie. Un infuso di foglia ha infatti una documentata azione inibitoria della periossidazione dei lipidi, in particolare dell’ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità) che si ritiengono essere il fattore iniziale nella patogenesi dell’arteriosclerosi.
Il mate è uno stimolante energetico, grazie, principalmente, alla caffeina contenuta nelle foglie di yerba mate (la yerba mate contiene più caffeina dei chicchi di caffè), ma anche agli altri alcaloidi presenti nelle foglie, come la mateina e la teofillina, che si trovano anche nel tè verde.
La yerba mate è quindi una fonte sane e ricca di caffeina, i cui effetti durano di solito più a lungo rispetto a quelli del caffè e sono largamente più tollerati nel suo complesso.
La yerba mate viene tipicamente usata anche come supplemento per incrementare lastimolazione mentale, per rafforzare il sistema immunitario e per alleviare il dolore fisico.
La yerba mate contribuisce a diminuire il tasso di colesterolo e la glicemia e aregolare la digestione. Accresce la circolazione sanguigna nell’organismo e l’apporto di ossigeno al cuore. L’uso tradizionale di questa pianta per il cuore può essere dovuto al suo contenuto di teofillina che stimola il muscolo cardiaco.
I componenti naturali delle foglie (le xantine in essa presenti, ovvero teobromina, caffeina e teofillina) hanno un effetto diuretico e permettono quindi di eliminare i liquidi in eccesso nell’organismo.  Ma queste sostanze hanno numerose altre documentate azioni incluse quelle di stimolazione del sistema nervoso centralerilassamento dei muscoli molli (specialmente il muscolo bronchiale), stimolazione miocardica evasocostrizione periferica.
Permette di rallentare la produzione di acido lattico nei muscoli e, di conseguenza, di praticare un’attività fisica per un periodo più lungo.
La Yerba Mate distrugge le cellule tumorali che provocano il cancro al colon
Secondo uno studio condotto recentemente dall’Università dell’Illinois e pubblicato nel“Molecular Nutrition and Food Research”, il the preparato utilizzando le foglie di Yerba Mate, è in grado di contrastare il cancro al colon.
I ricercatori hanno esaminato le foglie di Yerba Mate e ne hanno estratto l’acido caffeilchinico; questo elemento, applicato nelle cellule umane infettate dal tumore, danneggiava il dna cellulare con conseguente apoptosi.
Ulteriori studi saranno effettuati per verificare l’effettiva efficacia dell’infuso e le eventuali controindicazioni o effetti collaterali in presenza di altri farmaci.
La professoressa associata di chimica degli alimenti e tossicologia dell’Università dell’Illinois, Elvira de Mejia, che ha partecipato allo studio ha dichiarato: “I derivati della caffeina contenuti nella yerba mate non solo inducono la morte delle cellule umane cancerogene del colon, ma anche riducono anche importanti fattori di infiammazione”. Mejia osserva che questo è significativo poiché l’infiammazione può portare alla progressione del cancro.
In studio in vitro, de Mejia e l’ex studente laureato Sirima Puangpraphant hanno prima isolato e purificato, poi trattato cellule umane di cancro del colon con acido caffeilchinico (CQA) derivato dala yerba mate. Come gli scienziati hanno aumentato la concentrazione di CQA, le cellule tumorali sono morte. “In parole povere, la cellula tumorale si autodistrugge perché il suo DNA è stato danneggiato, ha detto de Mejia.
Indurre l’apoptosi, o morte cellulare, è una delle tattiche che ricercatori medici hanno cercato di creare attraverso i farmaci anti-cancro. Tuttavia la ricerca ha anche scoperto che questo farmaco naturali è anche in possesso di questa capacità. Il nuovo studio dell’Università dell’Illinois dimostra ora che la yerba mate è una di quelle sostanze che ha il potere di combattere il cancro.
Lo studio suggerisce che i composti della yerba mate non solo sono potenziali agenti anti-cancro, ma possono anche essere efficaci contro altre malattie associate con l’infiammazione. Infatti dato che il colon e la sua microflora svolgono un ruolo importante nell’assorbimento e nel metabolismo dei composti correlati alla caffeina, gli effetti anti-infiammatori e anti-cancro della yerba mate possono essere più potenti contro il cancro dell’intestino. “Crediamo che ci sia ampia evidenza a sostegno del bere yerba mate per i suoi benefici bioattivi, soprattutto se si ha motivo di essere preoccupati per il cancro del colon,” osserva de Mejia.
Uso tradizionale della Yerba Mate
E’ ricavata dalle foglie dell’Ilex Paraguariensis, un albero della famiglia delle Aquifogliacee. Le foglie sminuzzate vengono utilizzate dalla popolazione indigena per la preparazione di una sorta di infuso chiamato “mate” . Gli indigeni bevono il mate in unacalebassa (zucca vuota), servendosi di una cannuccia metallica o, talvolta, di legno, dotata di un filtro ad una estremità chiamata “bombilla“. La parola “mate” in spagnolo significa “zucca vuota” e si riferisce al piccolo recipiente, una zucca svuotata ed essiccata, in cui tradizionalmente viene servito il tea di yerba mate.
Considerato come un evento di gruppo, il procedimento si svolge nel seguente modo: la calebassa viene riempita per 2/3 di foglie sminuzzate di yerba mate. La persona che berrà l’infuso deve coprire con la mano l’apertura della calebassa, prima di capovolgerla e scuoterla vigorosamente, per separare le foglie grandi da quelle piccole.
La calebassa viene quindi inclinata in modo che le foglie si trovino su un lato del recipiente, mentre l’altro lato rimane vuoto. In questo spazio vuoto viene quindi versata l’acqua facendo attenzione a non impregnare completamente le foglie fino in cima. Dopo che le foglie sono state impregnate per alcuni minuti, l’acqua fredda deve essere stata completamente assorbita dalla yerba mate.
A questo punto, il bevitore inserisce la bombilla nello spazio vuoto della calebassa. La utilizzerà al tempo stesso come cannuccia e come filtro, in modo da evitare di aspirare delle foglie. Deve quindi versare l’acqua calda nello spazio vuoto, dopo di che può finalmente bere il mate. Una volta bevuta tutta l’acqua, riempie di nuovo la calebassa di acqua calda e la passa alla persona successiva. La calebassa generalmente può essere riempita da sei a sette volte prima che la yerba mate perda il suo gusto. Il recipiente verrà poi pulito e il procedimento, se necessario, può essere ripetuto.
Curare il mate di calebassa
Il Mate conferisce all’infuso di yerba mate un sapore particolare, ma al primo utilizzo è necessario che venga “curato”, prima di essere utilizzato; per curare il mate bisogna riempirlo per un terzo di erba, versarvi acqua bollente. Lasciare riposare per mezz’ora (vedrete calare il livello del”acqua), quindi riempire di nuovo con acqua bollente e lasciarlo così in infusione per tutta la notte. Il giorno successivo si svuota e con un cucchiaino grattare delicatamente l’interno del mate togliendo le pellicine che sono la parte amara della calabaza o del legno. Lavare con acqua bollente. Il mate è pronto! Molti consigliano di ripetere il procedimento per altri 1-2 giorni prima di utilizzarlo perchè in questo modo il mate si impregna del sapore dell’erba ed elimina sapori estranei: l’acqua che viene buttata via ogni giorno sarà dapprima rossastra (colorata dal recipiente stesso), per poi diventare giallo-verde (colorata dall’erba).

martedì 10 dicembre 2013

COSA E' LA SOIA

COS’E’ LA SOIA:   

La Soia o Glycine max è un alimento di grande valore che sta ottenendo sempre più successo nell'alimentazione non solo dei vegetariani, ma di tutte le persone attente al benessere  

La soia è una pianta erbacea della famiglia delle Leguminose, originaria dell'Asia orientale e coltivata per scopi alimentari. 

La soia è un legume ricco di proteine vegetali di elevata qualità; ha sapore simile ai fagioli e può essere consumata proprio come un legume. 

La soia infatti è composta al 44% da proteine, molto più di altri legumi. 






Dalla soia si ricavano anche numerosi prodotti alimentari presenti sul mercato: olio di soiafarina di soia,salsa di soia (ottimo condimento usato nella cucina cinese al posto del sale), latte di soiagelato di soia,tofu (un formaggio a base di soia), hamburger e salsicce di soia sostitutivi della carne per i vegetariani.   

La sua coltivazione fu iniziata in Cina almeno 5000 anni fa. In Europa la soia arrivò inizialmente come oggetto di studio nei giardini botanici e solo nell'Ottocento se ne iniziò la coltivazione. In America la soia è nominata già da Benjamin Franklin nel 1775, ma la sua coltivazione è iniziata in modo significativo solo ai primi del Novecento. 

GLI ISOFLAVONI DELLA SOIA: 

La soia contiene importanti isoflavoni come la genisteina e la daizeina, detti anche fitoestrogeni per la loro somiglianza con l’estradiolo, il principale ormone femminile. 

fitoestrogeni contenuti nella soia possono proteggere efficacemente gli uomini dal carcinoma della prostata e le donne dalle malattie legate alla produzione di estrogeni quali il carcinoma della mammella, l'endometriosi, la mastopatia fibrocistica (cioè la malattia fibrocistica del seno), i fibromi dell'utero ed i disturbi della menopausa. (La bassa percentuale di queste patologie tra le donne orientali potrebbe essere dovuta al loro forte consumo di cibi a base di soia, specialmente di tofu.) 

Gli isoflavoni della soia agiscono come tutti gli estrogeni riequilibrando sia condizioni di eccesso di estrogeni (come la sindrome premestruale) sia di carenza di estrogeni (come la menopausa), riportando gli ormoni a livelli corretti

Rappresentano quindi un'ottima alternativa agli ormoni di sintesi spesso usati per combattere appunto i problemi della menopausa, ma con effetti collaterali spiacevoli che invece sono del tutto assenti nei fitoestrogeni. 

E’ importante sottolineare che gli isoflavoni di soia non sono degli estrogeni ma dei modulatori dell’azione estrogenica. Agiscono di fatto in modo diverso legandosi alle due classi di recettori estrogeni presenti nel corpo. Sui recettori alfa presenti soprattutto nel seno e negli organi riproduttivi, gli isoflavoni hanno un’azione anti-estrogenica. Legandosi invece ai recettori beta che si trovano principalmente nelle ossa e nei vasi, genisteina e diazeina esercitano un’azione simil-estrogenica di stimolazione protettiva dei tessuti. Di fatto quindi gli isoflavoni possono ridurre i sintomi della menopausa e anche contribuire a proteggere nei confronti dell’osteoporosi. 

  LA LECITINA DI SOIA: 

Dalla soia si estrae inoltre una sostanza importante per il benessere: la lecitina, un emulsionante naturale che mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue impedendo che si depositi sulle pareti delle arterie, creando il rischio di malattie cardiovascolari.


E' utile dunque per contrastare il colesterolo alto 

ASSORBIMENTO:

La soia così come altri legumi, contiene sostanze naturali che interferiscono con l’assorbimento proteico e di alcuni minerali come il calcio e lo zinco. Esse hanno però un impatto modesto sull’assorbimento. 

giovedì 28 novembre 2013

WE LOVE ILEX PARAGUARIENSIS (YERBA MATE)

http://blog.needsupply.com/2013/06/09/we-love-ilex-paraguariensis-yerba-mate/


We’re big fans of pretty much anything food and drink. At this age in time, modern chefs have pages and pages of history to base new and exciting drink and food recipes off of. So in the midst of turning desserts into liquid and lighting drinks on fire, we’re going to take a step back to a drink – a bush, actually – that’s been around since the indigenous Tupí people lived in southern Brazil and Paraguay. Say hola to yerba mate.

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Yerba mate (ilex paraguariensis) is one hell of a plant. Years ago, before your great, great grandfather was drinking coffee, the natives, Guaraní and Tupí people of South America were cultivating and drinking the leaves from this plant and reaping the benefits while staying wide awake.
NSCMandrinking
Here’s an interesting fact – a coffee tree will produce fruit once per year. After harvest, the amount of coffee that tree produced during that year is equal to about one 16oz bag of coffee. The tree will not produce coffee again until next year. This isn’t the case with yerba mate.
Guarani People
Think of yerba mate as half cup of coffee, but when brewed with hot water, the taste is strongly vegetal, herbal, and grassy, similar to green tea. Some like it, some love it, some hate it. If you’re a coffee drinker, the taste can be overly bitter, so often times in modern consumption mate is blended with other herbs such as mint or sweetened with honey.
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In the mid 17th century, Jesuits managed to domesticate the plant and establish plantations in their Indian reductions in Misiones, Argentina, sparking competition with the indigenous Paraguayan harvesters of wild strands. After their expulsion in the 1770s, their plantations fell into decay, as did their domestication secrets. The industry continued to be of prime importance for the Paraguayan economy after independence, but development in benefit of the Paraguayan state halted after the War of the Triple Alliance (1864–1870) that devastated the country both economically and demographically. Some regions with mate plantations in Paraguay became Argentinean territory. In a nutshell, this stuff has some history. 
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Unlike most overly sweetened, modern pick-me-ups, yerba mate is imbued with an impressive amount of antioxidants, vitamins, phytonutrients, and minerals, including B vitamins and vitamin C. Minerals include manganese, potassium, and zinc, and the antioxidants include quercetin, theobromine, and theophylline.
Drinking mate with friends from a shared hollow gourd (also called a guampaporongo or mate in Spanish, cabaça or cuia in Portuguese, or zucca in Italian) with a metal straw (a bombilla in Spanish, bomba in Portuguese) – (pictured above) is a common social practice in Uruguay, Argentina and southern Brazil among people of all ages; the beverage is most popular in Uruguay, where people are seen walking on the street carrying the “mate” and “termo” in their arms and where you can find hot water stations to refill the “termo” while on the road.
In Paraguay, Brazil and Argentina, a toasted version of mate, known as mate cocido (Paraguay), chá mate (Brazil) or just mate, is sold in teabag and loose form, and served, sweetened, in specialized shops or on the street, either hot or iced with fruit juice or milk. The same is sold in Uruguay, Argentina and Paraguay in tea bags to be drunk as a tea. In Argentina and southern Brazil, this is commonly drunk for breakfast or in the café for afternoon tea, often with a selection of sweet pastries. It is made by heating mate in water and straining it as it cools.
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A traditional bombilla.
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If this summer is starting to get too hot for you, try this recipe for iced yerba mate with mint.
Get some Yerba Mate tea, loose or in a bag, it’s up to you. There are plenty of brands out there to choose from – but keep an eye on the source of the mate, look for the pure stuff.
Boiling water
Fresh Mint or lemon slices (optional)
Fill a tea ball used for steeping loose tea with yerba, or use a tea bag, add boiling water in a tea cup and steep 4-5 minutes, until desired strength. Fill a glass with ice and pour the cup of tea over ice.  Add mint as desired or throw in some lemon, honey, or organic agave.

martedì 26 novembre 2013

COME PREPARARE IL MATE IN MODO TRADIZIONALE



Il mate è un infuso alternativo al tè, ma è molto popolare solo in parte del sud america. Conosciamolo meglio



Istruzioni

  • 1
    1) introduzione 

    ben pochi, almeno in europa, sembrano conoscere il mate (ilex paraguayensis), una pianta della famiglia dell’ agrifoglio, le cui foglie si usano per preparare un infuso leggermente stimolante da bere caldo come il tè. 
    L’ uso del mate è di antica origine indigena e la pianta è diffusa allo stato spontaneo in paraguay (da cui il nome scientifico), argentina (dove è la bevanda più tipica e popolare), uruguay e brasile dove viene consumata molto frequentemente a casa e al lavoro ed è nota come “yerba mate”. 

    In paraguay e nell’ argentina del nord, l’ infuso si prepara utilizzando acqua molto fredda oppure succo di pompelmo. 
    Nel mate, la caffeina si trova nelle foglie e soprattutto nelle foglie giovani. In commercio, si può trovare in erboristeria come foglie essiccate, tagliate o polverizzate. 

    Il contenuto di caffeina delle foglie è simile quello del caffé, intorno a 0,5-1,5%, ma è meno facile assumere caffeina in eccesso perchè solo parte di questa sostanza viene estratta dalle foglie, così che l’ infuso contiene solo il 50% circa di un analoga quantità di caffé. Le controindicazioni sono comunque le stesse del caffé per chi soffre di ulcere e gastriti, ipertensione, diabete o di disturbi nervosi. 
    Alla caffeina, si aggiungono anche teobromina e teofillina, altri alcaloidi presenti nel caffé e nel tè.
  • 2
    2) proprietà del mate 

    l’ infuso di mate è considerato utile anche a chi fa attività fisica perchè le foglie contengono proteine (12%), polifenoli ad effetto antiossidante (2%), vitamina-c insieme a calcio, ferro e fosforo. 
    L’ effetto principale del mate è diuretico, ma lo usano in sud america e nelle ande anche contro il malessere da alta montagna. 
    Occorre però riportare che la iarc (international agency for research on cancer) mette il mate tra le possibili cause di tumore all’ esofago o alla bocca particolarmente diffuso in america latina, ma questo effetto dovrebbe derivare dall’ abitudine a bere l’ infuso quasi bollente (da evitare sicuramente per qualsiasi bevanda), e non al mate stesso. Quindi, è più prudente berlo freddo, “alla paraguayana”, come descritto poc’ anzi. 
    Inoltre, in grandi quantità, agisce come lassativo, ma non provoca insonnia come può invece avvenire per il caffé.
  • 3
    3) come si prepara il mate 

    - il modo tradizionale di preparare il mate è un rito sociale piuttosto complicato, secondo il quale un recipiente a forma di anfora fatto con una zucca, in legno o anche in metallo (impregnato per giorni con l’ infuso del mate appena acquistato) viene riempito di foglie di mate disseccate ed agitato chiudendolo con una mano in modo da far attaccare i residui di polvere delle foglie alla mano stessa e scartarli.
  • 4
    - si versa poi acqua calda (ma non bollente) nel punto centrale delle foglie in modo che copra e bagni solo le foglie sul fondo lasciando così asciutte le foglie superiori.
  • 5
    - si piazza poi una particolare cannuccia metallica con un filtro ad una estremità (la “bombilla”) sul punto dove è stata versata l’ acqua e la si usa per aspirare l’ infuso dal estremità opposta rispetto al filtro. 
    Il primo a bere è chi prepara la bevanda, il “cebador”; subito dopo, si aggiunge altra acqua calda (tenuta in un thermos) sullo stesso punto e nello stesso modo, e si passa la bombilla ad una seconda persona tra gli ospiti. 
    E’ importante che la bombilla rimanga sempre nello stesso punto nel recipiente pieno d’ erba.
  • 6
    - si fa girare la bevanda in questo modo anche per ore tra tutti gli ospiti, sempre aggiungendo acqua calda tra l’ uno e l’ altro; le foglie si bagnano progressivamente fino ad essere tutte sottoposte ad infusione. A questo punto, la massa di erba si può considerare esausta (“mate lavado”) e si può buttare via. 
    Con questo stesso sistema tradizionale, si può usare l’ acqua fredda invece di quella calda, come in paraguay e argentina. Questo è il “mate tereré”.
  • 7
    C’ è anche un modo più semplice e rapido di preparare il mate, proprio come il tè. Si serve in tazza e si usa l’ erba in bustine, come per il tè. Questo mate è noto come “mate cocido”, cioè “cotto”. 
    Invece delle bustine, si può usare un cucchiaino di foglie di mate essiccate, versandovi sopra l’ acqua calda o fredda e filtrando dopo 2 minuti. A questo punto, si può bere.

THE VERDE: L'IMPORTANZA DEL TEMPO DI INFUSIONE

E’ il tè più bevuto in Cina e in Giappone. E’ un potente antiossidante, ricco di vitamine e polifenoli. Questo tè non subisce fermentazione per cui le foglie mantengono l’originario colore verde e iI benefici composti fenolici (soprattutto catechine) non subiscono in tal modo alcuna trasformazione mantenendo inalterate le proprietà terapeutiche. Il più conosciuto e classico dei tè verdi cinesi è il Gunpowder dal leggero sentore di tabacco, forte e pungente dal leggero sapore amarognolo. Dal Giappone arriva il Sencha, un te’ verde pregiato da un sapore fresco, un gusto intenso e dolciastro. Da ricordare infine un tè verde aromatizzato cinese quale lo Special Jasmine un te’ verde ottenuto dalla miscelazione delle foglioline con i fiori di gelsomino asiatico che ha un gusto fresco e prolungato.
Preparazione dell’infuso di tè verde.
Il metodo migliore per ottenere la quantità maggiore di catechine in una tazza di tè verde è quello dell’infusione. Per mantenere inalterati i principi attivi del tè bisogna saperlo preparare correttamente: metterne un paio di grammi sul fondo della tazza (un cucchiaino va bene) e riempirla con  acqua calda e lasciare in infusione dai 2 ai 5 minuti o piu’..
L’acqua utilizzata non deve essere bollente ma raggiungere una temperatura di circa 75 – 80 C° per evitare di distruggere parte dei principi attivi in esso contenuti, e quindi i suoi benefici. La temperatura ideale si raggiunge quando le bollicine che si formano dal fondo cominciano a salire in superficie.
Il tè andrebbe bevuto al naturale, ma si può renderlo dolce aggiungendo del miele o zucchero di canna. Invece del limone, che altera il sapore del tè, andrebbero aggiunte scorzette di limone o di arancia, ma non aggiungere assolutamente latte, perchè proprio la caseina del latte rischia di neutralizzare i polifenoli, ovvero le componenti più benefiche.
La caffeina è la prima sostanza a essere estratta dalle foglie, mentre i polifenoli – cioè le parti più utili ai fini terapeutici e salutari – necessitano di una maggiore quantità di tempo. Questo significa che un tè infuso per 2 o 3 minuti è ricco di caffeina e povero di polifenoli, si ottiene cioè una bevanda eccitante. Consentendo un’infusione di oltre 5 minuti – o meglio ancora lasciando le foglie nella teiera – l’effetto della caffeina nell’organismo sarà minore e si apprezzeranno così gli innumerevoli benefici di questa millenaria.
Dosi consigliate: solo 254 mg di catechine al giorno bastano per ottenerne gli effetti benefici. Dobbiamo considerare che una tazza di tè verde apporta da 100 a 150 mg di catechine, quindi con 2 o 3 tazze al giorno di tè verde si garantisce il corretto apporto di questa sostanza.

venerdì 22 novembre 2013

EFFETTO DELLA LAVANDA NEL SONNO (STUDIO SCIENTIFICO)

Effects of lavender aroma on sleep quality in healthy Japanese students.
Source
Department of Nursing, Baika Women's University, Ibaraki, Osaka, Japan. k-umi@umin.ac.jp
Abstract
This single-blind randomized study investigated the effectiveness of lavender aroma on quality of sleep in healthy Japanese students. The data of seven participants (2 men, 5 women) in the intervention group and eight participants (3 men, 5 women) in the control group were analyzed (M age = 19.0 yr., SD = 0.9). The total procedure comprised 3 days for pre-intervention assessment, 5 days for the intervention, and 3 days for post-intervention assessment. Lavender exposure was compared with the absence of lavender (control). Information regarding the relaxing effect of aromas was provided to examine expectancy effects. Results showed that lavender aroma improved sleepiness at awakening after the intervention. Sex differences and daily variation in quality of sleep during the intervention period were not observed. The findings suggest that nighttime exposure to lavender aroma relieves sleepiness at awakening.
Taehan Kanho Hakhoe Chi. 2006 Feb;36(1):136-43.

PROPRIETA' ANTITUMORALI DEL THE VERDE (STUDIO SCIENTIFICO)

Postepy Hig Med Dosw (Online). 2013 Jan 16;67:26-34.
[Anti-cancer properties epigallocatechin-gallate contained in green tea].
[Article in Polish]
Source
Samodzielna Pracownia Medycyny Estetycznej, Wydział Farmaceutyczny z Oddziałem Medycyny Laboratoryjnej, Uniwersytet Medyczny w Białymstoku, Białystok. donejko@gmail.com
Abstract
Numerous in vivo and in vitro studies point to the possibility of using green tea's catechins in chemoprevention of cancer. Recent studies show the inhibitory effects of epigallocatechin gallate on the growth of existing tumors including breast cancer, skin cancer and gastrointestinal tract cancers. Another mode of action of biologically active compounds in green tea involves inhibiting the neoplastic process. All these mechanisms may be useful in prevention and inhibition of the cancer processes (initiation, promotion and progress) by the consumption of green tea. However, clinical studies show contradictory results. Several independent factors, such as the temperature of the beverage, the duration of consumption, the amount of consumedtea and the diet used by the analyzed group, have a decisive effect on the final effect of plant polyphenols on the process of carcinogenesis.

BOTANIQ TISANE I PUNTI FERMI


I NOSTRI PUNTI FERMI
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Perchè il taglio tisana? Perchè è l’unico modo che garantisce l’efficacia delle piante, nelle bustine le piante vengono ulteriormente frantumate per permettere l’imbustamento automatico e vengono perse sostanze essenziali per l’efficacia della tisana. Non avete tempo? Prendetevi il vostro tempo e poi adesso sono disponibili in commercio buste filtro in carta riempibili a piacimento, filtri in alluminio e tisaniere con filtro in metallo pratici e molto comodi.
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IMPEGNO

SOSTENIAMO IL
PROGETTO AXE. LA MIGLIORE EDUCAZIONE ALLE PERSONE PIU POVERE.
PEDAGOGIA DEL DESIDERIO
Axé lavora con i bambini e gli adolescenti con un'esperienza di strada alle spalle, stimolandoli continuamente, con strumenti pedagogici adeguati, per sollecitarli a sognare e a desiderare. Il desiderio è l'unica prova che una persona è viva. La metodologia Axé si basa sul triplice principio in base al quale i bambini diventano Soggetti, il Desiderio come garanzia di "essere vivi", il Diritto che acquista maggior valore se continuamente accompagnato dal concetto e dalla pratica del Dovere." Tale elaborazione è ispirata al pensiero di Piaget, Freud e Lacan, ed è basata sul lavoro del maestro Paulo Freire. In tale contesto, l’Arteducazione (danza, capoeira, musica, arti visive, moda) si rivela il supporto più utile - nulla è meglio dell'Arte per questo stimolo permanente al sognare e desiderare.

LE NOSTRE TISANE
  • SSONO ADATTE A VEGETARIANI E VEGAN.
  • NNON CONTENGONO O.M.G. ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI, FONTI DI GGLUTINE, FONTI DI LIEVITO, LATTOSIO E ALCOOL.
  • SSONO EFFICACI.

Studi recenti dimostrano che l'assunzione degli ingredienti tramite infusione ovvero tramite Te' e Tisane permette di ricevere il 90% dei principi attivi; mentre l'assunzione di integratori solidi o in polvere si ferma al solo 10% dei principi attivi, il restante viene espulso con la digestione.