martedì 1 dicembre 2015

COME MANTENERE IL CUORE IN FORMA

Un cuore in forma dipende molto dalla quantità e qualità di grassi che assumiamo. Da evitare assolutamente sarebbe i grassi saturi e trans. I saturi si trovano specialmente nel latte, carni grasse e in certi oli (l’olio di palma e soprattutto cocco). I trans nelle margarine. Un consumo smodato di questi grassi aumenta il colesterolo “cattivo” che si deposita sulle pareti dei vasi sanguini causando arteriosclerosi che è causa diretta delle malattie del cuore.
Per tenere sotto controllo il colesterolo importante è seguire una dieta più variata possibile, prediligendo alimenti ricchi in fibre e scegliendo le proteine del pesce e dei legumi.
Alimenti consigliati per il cuore: radicchio rosso, noci, pesce, vino rosso, olio di oliva, olio della crusca di riso, pistacchi, fragole, soia, vitamina b3 avena e mandorle.
Un colazione con avena è un ottimo modo per iniziare la giornata. E’ ricca di beta-glucano, una fibra solubile, che abbassa il colesterolo del 8-23%!
Alimenti sconsigliati: carni conservate, carne rossa, piatti pronti, formaggi, uova, margarina, prodotti da forno confezionati, bibite gassate e zuccherate e sale.
L’apporto del sale non dovrebbe superare i 3-5 g al giorno invece ne assumiamo 20 grammi! L’eccessivo consumo di sale è il maggiore responsabile dell’ipertensione, fattore di rischio importante delle malattie cardiovascolari più diffuse.
Importante è anche lo stile di vita infatti l’alimentazione, da sola non basta. Essa deve essere supportata e completata con uno stile di vita sano. Gli esperti raccomandano infatti di fare attenzione anche a: Non fumare, Praticare attività fisica, Eliminare i chili e soprattutto il girovita in eccesso, Controllare con l’aiuto del medico eventuali patologie coesistenti, in particolare ipertensione arteriosa e diabete mellito.
Come supporto e cura ci viene in aiuto anche la fitoterapia con un rimedio molto valido: Il Riso rosso fermentato. In Cina è da lungo tempo utilizzato dai medici, in Europa da alcuni anni con ottimi risultati.

martedì 20 ottobre 2015

Allarme diabete

Si stima che il numero dei diabetici nel mondo passerà a 380 milioni nel 2025 rispetto ai 246 attuali. E’ un problema socialmente talmente grave che l’Assemblea delle nazioni unite lo ha definito “ una questione 
internazionale di salute pubblica”.
Il diabete è una malattia cronica le cui complicazioni possono interferire pesantemente con la qualità della vita. Gli effetti del diabete sono 
anche catastrofici per l’economia di un paese.
Si calcola che solo nel 2007 sono stati spesi 113.000 miliardi di dollari negli Stati Uniti, un quinto del costo dell’cuore_fruttaintero sistema sanitario.
Combattere il diabete è probabilmente una delle sfide più importanti del XXI secolo.
Il fenomeno si spiega con il fatto che si diffonde sempre di più il consumo di cibi spazzatura (junk food). Il 
consumo di frutta e verdura è ridotto al minimo e si passa molto tempo 
davanti alla televisione.
Fondamentale -secondo gli esperti- per prevenire la comparsa del diabete è 
seguire queste indicazioni: assumere 5 porzioni al giorno tra ortaggi e 
frutta, preferire pane e pasta integrale, consumare spesso i legumi e 
almeno due porzioni di pesce a settimana, preferire carni magre e bianche, assumere formaggi e latticini non più di 2 volte a settimana, per 
cucinare o condire le insalate usare l’olio di oliva o di semi, ridurre al massimo il cibo spazzatura, se si usano bevande alcoliche quali vino o 
birra, limitarne il consumo ad 1 bicchiere al giorno per la donna e 2 per l’uomo, preferibilmente durante i pasti e infine fare almeno 30 minuti di camminata o attività fisica al giorno.
Come sostegno si può sorseggiare una tisana contro il diabete: Mirtillo 
foglie 20g, Noce foglie 30g, Galega semi 20g; cannella corteccia 30g.
Preparare un infuso e berne una tazza 3 volte al giorno. Non esistono 
particolari controindicazioni nell'uso di questa tisana, occorre solo fare attenzione nei casi di ipersensibilità accertata verso uno o più 
componenti della formulazione, in ogni caso è sempre meglio consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzarla.

mercoledì 16 settembre 2015

MACEDONIA DA ASPORTO: TISANA ANTIOX


Buongiorno e ben ritrovati a tutti,oggi non vi proporrò una nuova ricetta,bensì vi mostrerò una tisana che mi è stato chiesto di provare dal farmacista (nonchè produttore) Vitor Chiessi.
Essendo una patita di tisane ho accettato subito più che volentieri e il risultato è stato eccezionale!
Questa tisana dal packaging accattivante (e tutto rigorosamente biodegradabile!) è stata senza dubbio una delle scoperte migliori degli ultimi tempi,oltre a un sapore delizioso è ricca di ingredienti con proprietà fondamentali per la nostra vita frenetica..vediamole insieme:
la tisana è composta per il 40% da the verde di cui tutti ormai sappiamo gli enormi benefici che ne possiamo trarre,ma torniamo ad elencarli velocemente:oltre che estremamente idratante,l'attività antiossidante dei polifenoli che contiene contrasta lo sviluppo di radicali liberi con effetti positivi anche sull'apparato cardiocircolatorio e in relazione alla prevenzione di tumori.
La seconda pianta che viene menzionata è la Yerba mate,ricca anch'essa di polifenoli,garantisce un'azione antiossidante sulle cellule del nostro organismo. Contiene una sostanza simile alla caffeina, la mateina, che condivide con la caffeina però solo le proprietà positive ed è quindi in grado di regalare al nostro corpo ed alla nostra mente un’immediata sensazione di benessere e rilassatezza, a cui non conseguono però palpitazioni o senso d’agitazione.
Nota anche per le sue proprietà digestive, in grado di favorire l’attività di stomaco ed intestino,è in grado di stimolare efficacemente la diuresi, rivelandosi dunque utile nel caso si abbia la necessità di facilitare l’eliminazione dei liquidi in eccesso ed il lavoro dei reni.
Tale caratteristica la rende indicata per la prevenzione della formazione di calcoli.
Il Karkadè Ibisco è conosciuto invece per le sue proprietà astringenti, che contribuiscono a combattere la disidratazione e la sete.
L'arancio dolce è ricchissimo di vitamina C.
Tra le proprietà curative ricordiamo l’azione sedativa, antispasmodica, calmante del sistema nervoso. Trova così impiego contro l’ansia, il nervosismo e l’insonnia.
Il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi.
I petali di rosa rossa stimolano ed armonizzano il sistema immunitario e nervoso.
Migliorano anche l’attività delle ghiandole endocrine e rivitalizza le cellule.
Sono ottime per il tratto digestivo poiché guariscono le membrane mucose, combattono la disbacteriosi e la scarsa attività fermentativa dello stomaco e dell’intestino.
I petali di rosa contengono inoltre vitamina C, carotene, vitamine del gruppo B e vitamina K che é essenziale per la emopoiesi,calcio che é importante per il metabolismo e l’assimilazione dei cibi, potassio,che é importante per la normale attività cardiaca, rame, che coadiuva l’emopoiesi e migliora l’attività delle ghiandole endocrine, e lo iodio che è importante per le funzioni della ghiandola tiroidea.
Le proprietà curative del bergamotto sono molte sia per quanto riguarda la salute del cuore che nel contrastare alcune fastidiose patologie cutanee.
Il suo impiego è ad esempio indicato per tenere sotto controllo il colesterolo alto, così da offrire un’attività preventiva nei confronti di malattie cardiovascolari come ictus, arteriosclerosi e infarto.
Rosa canina: questa pianta è in grado di equilibrare il funzionamento del sistema immunitario e regolarlo a seconda delle necessità del momento.
Ha proprietà antinfiammatorie e per questo viene utilizzata nella prevenzione delle allergie e delle riniti, ma può contribuire anche ad alleviare problematiche di tipo infettivo come possono essere tosse o raffreddore.
Queste bacche poi hanno anche azione astringente e dunque sono spesso consigliate anche in caso di diarrea.
La Rosa Canina ha un effetto tonico sull’organismo e a volte se ne consiglia l’assunzione nei periodi di particolare stanchezza.
Favorisce l’eliminazione delle tossine dal corpo tramite l’urina ma in maniera dolce, senza affaticare i reni,infine è di aiuto anche per la circolazione sanguigna.
Il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell’organismo e la sua assunzione regolare aiuta a regolarizzare l’intestino, e combatte addirittura la cellulite.
Il limone è molto consigliato per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie; il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l’arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità.
Mentre scrivevo questo post mi è venuta in mente una pubblicità che andava spesso in onda qualche tempo fa,dove una donna descriveva tutte le proprietà benefiche del prodotto e le motivazioni quindi per comprarlo, e una volta terminata la lista si girava verso il marito in cerca di conferma e lui rispondeva "no,io lo mangio perchè è buono!"
Be',è esattamente così anche per questa tisana,che,nonostante nasconda al suo interno tutti questi preziosi elementi,mantiene la semplicità di una buona bevanda da gustare al mattino al posto del solito the.
Consigliatissima!
Per maggiori informazioni potete visitare questa pagina:
http://botaniqbeautydreams.com/it/

venerdì 11 settembre 2015

OLIO DI PALMA: UN PO' DI CHIAREZZA

Abbiamo scoperto recentemente la presenza in tantissimi prodotti da forno, di un ingrediente del tutto estraneo alle nostre tradizioni: l’olio di palma, grazie a numerose campagne di informazione che ne sconsigliano il consumo. Lo si ritrova nelle margarine, in molte pietanze preconfezionate e nei dolci; viene anche utilizzato per friggere. Insomma ovunque.
Ma che cosa è l‘olio di Palma? Estratto dal frutto della Palma, dal punto di vista nutrizionale si tratta di un olio ricco in grassi saturi (50% dei grassi totali) con un buon apporto energetico e privo di colesterolo . Da un punto di vista chimico è quindi abbastanza equivalente al burro, ma il processo di raffinazione che subisce lo rende leggermente peggiore. I grassi polinsaturi presenti sono decisamente poco stabili con il calore e si degradano facilmente per cui l’olio di palma per i prodotti da forno è peggiore del burro (l’olio di palma ne possiede circa il 10% contro il 3% del burro). C’è da dire che olio di cocco e olio di palma per lo stesso motivo sono decisamente migliori dell’olio di mais, di girasole o di colza.
Dal punto di vista salutistico, Anna Villarini dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano sostiene che” non vi sono delle evidenze scientifiche solide di un suo ruolo negativo per l’olio di palma per quanto riguarda il rischio di malattie cardiovascolari, non possiamo escludere che un aumento di rischio ci sia, riferibile principalmente all’acido grasso palmitico. Per il principio di precauzione se ne dovrebbe vietare l’uso alimentare almeno fino a quando non ci saranno evidenze solide che non danneggi in alcun modo la salute!

Quindi bisogna stare attenti, perché l’olio di palma, come tutti gli altri grassi vegetali e animali, fa male se assunto in maniera eccessiva, in una dieta disordinata, piena di dolci, merendine, fritti, biscotti e snack.
Anche se fino ad ora  nessun organo preposto alla vigilanza sanitaria italiano e europeo, come il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e l’EFSA ha preso ufficialmente posizioni contro l’olio di palma,  si tratta pur sempre di un olio di scarsa qualità, ottenuto a buon prezzo, frutto di coltivazioni intensive e sostituto di oli ben più pregiati e del tanto demonizzato burro.

giovedì 3 settembre 2015

Mangiare poco è elisir lunga vita, migliora salute cuore

Mangiare poco è elisir lunga vita, migliora salute cuore

02/09/2015 15:39:02
Mangiare poco potrebbe essere un 'elisir di lunga vita' per gli anziani, perchè la restrizione calorica migliora tutti gli indicatori della salute, dal colesterolo alla pressione. Lo afferma uno studio del National institute of Health statunitense pubblicato dal Journal of Gerontology: Medical Sciences, secondo cui i risultati sono inferiori a quelli visti nelle cavie di laboratorio, ma comunque apprezzabili. Negli esperimenti sugli animali gli effetti sull'aspettativa di vita della riduzione delle calorie si sono visti iniziando la dieta in giovane età, un esperimento che negli uomini richiederebbe anni. Per verificare se ci sono effetti misurabili più a breve termine i ricercatori hanno selezionato 218 persone giovani o di mezza età sottoponendoli per due anni a una dieta che riduceva il peso del 15,5% nel primo anno, con una restrizione calorica di circa il 12%, mantenendolo poi costante per il secondo. Contrariamente a quanto visto sugli animali, scrivono gli autori, non si sono avuti nè un rallentamento del metabolismo nè una variazione della temperatura corporea, ma la restrizione calorica ha avuto comunque effetti apprezzabili su molti parametri che sono legati alla longevità. «La pressione sanguigna nei soggetti studiati è diminuita del 4% - si legge nel comunicato del Nih -, e il colesterolo totale del 6%. La restrizione calorica ha causato una riduzione del 47% della proteina C-reattiva, uno dei predittori delle malattie cardiovascolari, e della resistenza all'insulina. Anche l'attività dell'ormone tiroideo T3 è risultata minore del 20%, un fattore associato ad una maggiore speranza di vita». (ANSA)

Fonte: http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=10377

lunedì 13 luglio 2015

PILLOLE DI BENESSERE

1) Bere durante il giorno molta acqua, un litro e mezzo- due, anticipando la sensazione di sete.

2) Utilizzare infusi di erbe e tisane che aiutano a eliminare i liquidi in eccesso (betulla, finocchio, equiseto, tarassaco).

3) Il tè verde è ricco di antiossidanti e può accompagnare gli spuntini e le colazioni.

4) I cereali integrali contengono la fibra che aiuta la regolarità intestinale e mantiene attiva la flora batterica intestinale.

5) La frutta e la verdura contengono acqua, vitamine e fibra: il mix ideale per aiutare il nostro organismo a depurarsi.
6) Si consiglia di usare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno. È infatti ricco di acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) che prevengono la formazione del colesterolo.
7) Evitare di salare gli alimenti durante la dieta depurativa, preferire piuttosto le spezie e le aromatiche come il cumino, il curry, la paprika, il cardamomo, la curcuma, l'origano, il timo, lo zenzero... In questo modo si apportano con l'alimentazione tutte le proprietà benefiche delle spezie e si aggiunge sapore alla dieta.
 Appena svegli è una buona abitudine prendere un bicchiere di acqua calda con succo di limone che regolarizza l'intestino e aiuta a depurare.

Secondo l’OMS circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione


Ragazza che mangia la frutta
Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute.
Un’alimentazione inadeguata, infatti, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione; si potrebbero evitare tre milioni di morti ogni anno  con un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca.

Di cosa abbiamo bisogno

L’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Alcuni sono essenziali a sopperire il bisogno di energia, altri ad alimentare il continuo ricambio di cellule e altri elementi del corpo, altri a rendere possibili i processi fisiologici, altri ancora hanno funzioni protettive.
Per questa ragione la sana alimentazione deve essere quanto più possibile varia ed equilibrata.
Le indicazioni correnti suggeriscono che una sana alimentazione è costituita:
  • per non più del 25% di calorie totali da grassi
  • per il 50% da carboidrati (con alto contenuto di fibre)
  • per il 25% da proteine, specialmente di origine vegetale.
I grassi saturi (soprattutto di origine animale) non dovrebbero rappresentare più del 7-8% delle calorie totali; i polinsaturi (quelli di origine vegetale) all’incirca il 10%; i monoinsaturi (l’olio di oliva) il rimanente.
Il colesterolo alimentare  dovrebbe essere meno di 300 mg/giorno (esattamente la quantità contenuta in un rosso d’uovo grande); la quantità di sale, incluso quello contenuto nei cibi conservati, dovrebbe essere inferiore a 5 g al giorno.
  • Cereali
  • Grano, mais, avena, orzo, farro e gli alimenti da loro derivati (pane, pasta, riso) apportano all’organismo  carboidrati, che rappresentano la fonte energetica principale dell’organismo, meglio se consumati integrali. Contengono inoltre vitamine del complesso B e minerali, oltre a piccole quantità di proteine.
  • Frutta e ortaggi
  • Sono una fonte importantissima di fibre, un elemento essenziale nel processo digestivo.
  • Le fibre favoriscono il corretto transito degli alimenti nell’intestino e contribuiscono a regolare l’assorbimento del colesterolo.
  • Un adeguato apporto di fibra contribuisce a prevenire stitichezza, sovrappeso e obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e altre malattie del metabolismo, i tumori del colon retto.
  • Frutta e ortaggi sono inoltre ricchi di vitamine e minerali, essenziali nel corretto funzionamento dei meccanismi fisiologici. Contengono, infine, antiossidanti che svolgono un’azione protettiva.
  • Carne, pesce, uova e legumi
  • Questi alimenti hanno la funzione principale di fornire proteine, una classe di molecole biologiche che svolge una pluralità di funzioni. Partecipano alla “costruzione” delle diverse componenti del corpo, favoriscono le reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, trasportano le sostanze nel sangue, sono componenti della risposta immunitaria: forniscono energia “di riserva”, aiutano l'assorbimento di alcune vitamine e di alcuni antiossidanti, sono elementi importanti nella costruzione di alcune molecole biologiche.
  • Un insufficiente apporto di proteine può compromettere queste funzioni (per esempio si può perdere massa muscolare), ma un eccesso è altrettanto nocivo: le proteine di troppo vengono infatti trasformate in depositi di grasso e le scorie di questa trasformazione diventano sostanze, che possono danneggiare fegato e reni; un consumo eccessivo favorisce la comparsa di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.
  • Le carni, in particolare quelle rosse, contengono grandi quantità di grassi e colesterolo. Pertanto vanno consumate con moderazione, così come le uova, il cui tuorlo contiene un'elevata quantità di colesterolo.
  • Vanno consumati con maggior frequenza il pesce, che ha un effetto protettivo verso le malattie cardiovascolari (contiene i grassi omega-3) e i legumi, che rappresentano la fonte più ricca di proteine vegetali e sono inoltre ricchi di fibre.
  • Latte e derivati
  • Sono alimenti ricchi soprattutto di calcio, un minerale essenziale nella costruzione delle ossa. Un’assunzione insufficiente negli adulti può favorire la comparsa di osteoporosi, mentre nei bambini può dar luogo ad uno sviluppo non corretto dello scheletro.
  • Si raccomanda il consumo di latte scremato e di latticini a basso contenuto di grassi.
  • Acqua
  • Circa il 70% dell’organismo umano è composto di acqua e la sua presenza, in quantità adeguate, è essenziale per il mantenimento della vita.
  • L’acqua è, infatti, indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e delle reazioni biochimiche che avvengono nel corpo, svolge un ruolo essenziale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’impiego dei nutrienti.
  • È il mezzo principale attraverso cui vengono eliminate le sostanze di scarto dei processi biologici.
  • Per questo, un giusto equilibrio del “bilancio idrico” è fondamentale per conservare un buono stato di salute nel breve, nel medio e nel lungo termine.
Un’alimentazione sana è il frutto dell’equilibrio tra quantità di calorie e tipologie di sostanze nutritive assunte.
Quantità giuste per soddisfare (senza eccedere) i bisogni di energia dell’organismo, sostanze corrette per alimentare i processi fisiologici del corpo.

La quantità giusta

Il fabbisogno di energia varia nel corso della vita ed è diverso tra uomini e donne, dipende:
  • dall’attività fisica (persone che svolgono lavori “fisici” hanno un fabbisogno maggiore rispetto a quanti svolgono lavori da ufficio)
  • dagli stili di vita (chi pratica regolarmente attività fisica necessita di maggior energia rispetto a quanti conducono una vita sedentaria)
  • dalle caratteristiche individuali (la statura, la corporatura ecc.)
  • dall’età.
È dunque impossibile, se non attraverso appositi esami, calcolare il fabbisogno energetico di ogni singolo individuo. Nonostante ciò, esistono dei riferimenti di massima, che indicano un fabbisogno medio verso cui tendere.

I cibi giusti

Una sana alimentazione è quella che fornisce all’organismo tutte le sostanze nutritive di cui necessita nella giusta proporzione.
È consigliabile dividere opportunamente le calorie di cui abbiamo bisogno nel corso della giornata. Sarebbe corretto che le calorie assunte fossero ripartite per il 20% a colazione, per il 5% a metà mattina, per il 40% a pranzo, per il 5% a metà pomeriggio, per il 30% a cena.
Un modo utile per rappresentare un’alimentazione equilibrata è quella impiegata nella cosiddetta piramide alimentare: esistono versioni diverse della piramide alimentare, poiché sono state aggiornate in base alle caratteristiche e alle abitudini della popolazione.
Tutte comunque concordano nel suggerire un ampio uso di frutta e verdura, nel prediligere prodotti integrali (pane, cereali, riso e pasta), legumi, nel mangiare più pesce, nel prediligere le carni bianche, nel consumare prodotti caseari e latticini senza o a basso contenuto di grassi, nel prediligere il bianco d’uovo, tutti alimenti utilizzati senza sale o con poco sale e in quantità moderata; vino, se desiderato, con moderazione.
È altrettanto importante scoraggiare  il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, colesterolo e zuccheri, il burro e lo strutto, i prodotti caseari ad alto contenuto di grassi, il rosso dell’uovo, le carni rosse, specialmente quelle grasse e conservate, i dolci (in particolare le merendine) e le bevande zuccherine.
La piramide alimentare rispecchia l’alimentazione mediterranea, quella descritta circa 50 anni fa dallo studioso americano Ancel Keys: “(...) l’alimentazione quotidiana della gente comune a Napoli: minestrone fatto in casa; pasta di qualsiasi tipo, sempre appena scolata, servita con salsa di pomodoro e una spolverata di parmigiano, solo occasionalmente arricchita con qualche pezzettino di carne o pesce, in questo caso senza formaggio; un piatto di fagioli e maccheroni; molto pane, mai con l’aggiunta di burro; grandi quantità di verdura fresca; una piccola porzione di carne o di pesce non più di due volte a settimana; (…) sempre frutta fresca come dolce”.
Molti studi scientifici hanno dimostrato la capacità di questo modello alimentare di produrre benefici per l’organismo e ridurre il rischio di malattie croniche. Oggi la quantità di cibo disponibile è molto aumentata e la attività fisica si è molto ridotta.
Oltre a queste indicazioni di base, per una corretta alimentazione è fondamentale seguire alcuni suggerimenti:
  • fare sempre una sana prima colazione con latte o yogurt, qualche fetta biscottata ed un frutto
  • variare spesso le scelte e non saltare i pasti
  • consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno
  • ridurre quanto più possibile il consumo di sale privilegiando le spezie per insaporire i cibi
  • limitare il consumo di dolci
  • preferire l’acqua, almeno 1,5-2 litri al giorno limitando le bevande zuccherate
  • ridurre il consumo di alcol a non più di due bicchieri al giorno per gli uomini e a non più di uno per le donne.

Cosa consumare con limitazione

  • Grassi da condimento
  • Se si segue una corretta alimentazione, i grassi da condimento non aggiungono beneficio nutritivo; talvolta, possono far eccedere nel consumo quotidiano di calorie  favorendo l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e tumori. Hanno un ruolo importante nella tradizione alimentare poiché esaltano il sapore dei cibi. È preferibile scegliere l’olio di oliva.
  • Sale
  • Contiene il sodio che è un minerale essenziale per il funzionamento dell'organismo. Tuttavia, il sodio contenuto naturalmente negli alimenti è sufficiente a soddisfare il fabbisogno. Non ci sarebbe, dunque, nessuna necessità di aggiungerlo all'alimentazione, se non per rendere più gustose le pietanze. Soprattutto perché un eccessivo consumo di sale favorisce la comparsa di ipertensione arteriosa, di alcune malattie del cuore e dei reni. Un eccessivo consumo di sale aumenta anche il rischio di tumori dello stomaco, di osteoporosi e di asma.
  • Zucchero e cibi zuccherati
  • Sono composti da carboidrati con una struttura molto semplice che, proprio in virtù di questa semplicità, vengono impiegati dall’organismo come immediata fonte di energia.
  • Tuttavia, non occorre esagerare nell’assunzione poiché questi stessi carboidrati sono presenti in molti alimenti costitutivi della alimentazione. Un eccessivo consumo può dunque aumentare il rischio di insorgenza di obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
  • Alcol
  • Non apporta alcun beneficio all’organismo. Al contrario, è una sostanza tossica che può causare danni a molti organi (fegato e sistema nervoso centrale, in particolare) e favorire la comparsa di cancro.
  • Può inoltre indurre dipendenza.
L’alimentazione, assieme all’attività fisica e all’astensione dal fumo, ha un ruolo fondamentale nella prevenzione di molte malattie. Ecco un elenco di quelle più comuni.

Malattie cardiovascolari

Sono la prima causa di morte al mondo. Dopo il fumo e l’età, un’alimentazione non equilibrata rappresenta il fattore di rischio principale per questo gruppo di malattie. A influire negativamente è un’alimentazione troppo ricca, particolarmente abbondante in calorie, grassi, specie quelli saturi (quelli di origine animale), colesterolo, sale e zuccheri e povera di fibre, che favorisce l’insorgenza di aterosclerosi.

Obesità

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’obesità colpisce nel mondo quasi mezzo miliardo di persone. Rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, del diabete di tipo 2, di alcuni tumori, dell’artrosi, dell’osteoporosi. Riduce inoltre notevolmente l'aspettativa di vita. L’alimentazione - in particolare, l’eccessivo apporto calorico - gioca un ruolo fondamentale assieme alla mancanza di attività fisica.

Diabete di tipo 2

Colpisce circa il 6% della popolazione mondiale e fra le sue complicanze  annovera le malattie cardiovascolari, le malattie renali, la vascolopatia diabetica (piede diabetico) e la cecità. Le persone che ne sono affette hanno un’aspettativa di vita ridotta rispetto alla popolazione generale. Tra gli elementi che possono favorirne la comparsa c’è anche uno stile alimentare errato: in particolare un’alimentazione troppo “ricca” particolarmente abbondante in calorie, grassi, specie quelli saturi (quelli di origine animale), colesterolo, sale e zuccheri e povera di fibre.

Tumori

L’alimentazione influenza anche l’insorgenza di alcuni tumori. Un consumo eccessivo di carni rosse e carente di fibre (frutta, verdura, legumi e cereali integrali) è associato al rischio di sviluppare tumori dell’apparato digerente (stomaco, esofago, intestino. Un ruolo altrettanto importante viene svolto dal consumo di alcol e di sale. Sono ancora allo studio le relazioni tra dieta e altre forme di tumore (per esempio quelli della prostata, del rene, della vescica, della mammella).

Osteoporosi

Un’alimentazione povera di calcio e vitamina D nel corso della vita, associata ad una scarsa attività fisica, può facilitare il danno osseo causato da condizioni come l’osteoporosi, una patologia molto diffusa soprattutto a causa dell’allungamento della vita e che aumenta il rischio di fratture e riduce la qualità e la speranza di vita.
Corretta alimentazione significa anche adattare la propria alimentazione al momento della vita che si sta attraversando.
Le indicazioni valide per la popolazione generale possono, infatti, necessitare di leggeri adattamenti, che rispondano alle necessità del corpo caratteristiche di particolari periodi.
Durante la gravidanza, per esempio, è necessario apportare nutrienti che soddisfino il fabbisogno della mamma, ma anche quello di crescita del feto. In gravidanza è necessario evitare di prendere troppo peso, controllando il peso e affidandosi ai consigli dietetici del medico per ridurre al minimo i rischi di complicanze.
L’organismo dei bambini, va tenuto presente, utilizza parte dell’energia assunta con il cibo per la crescita.
Gli anziani, al contrario, possiedono processi di utilizzo del cibo rallentati.
È quindi opportuno scegliere con cura la quantità e la tipologia di nutrienti in maniera appropriata in ogni fase della vita.

Bambini

L’alimentazione dei più piccoli è fondamentale per una normale crescita, per prevenire malattie croniche e per acquisire uno stile alimentare sano che si porterà avanti per tutta la vita.
Tuttavia, i bisogni nutrizionali di bambini al di sotto dei 12 anni sono peculiari. Innanzitutto, perché il loro bisogno in energia e in nutrienti è più alto, in rapporto al peso, rispetto a quello degli adulti.
Ciò impone di adottare uno stile alimentare distribuito in 5 pasti quotidiani: oltre ai 3 principali, 2 spuntini che facciano fronte ai bisogni nutritivi, senza portare però a un eccessivo introito di calorie.
È fondamentale che la dieta sia varia, ricca e abbia un alto contenuto di frutta e ortaggi.
Fondamentale è l’apporto di proteine, vitamine (soprattutto la C, la D e il complesso B) e sali minerali (soprattutto calcio, ferro e iodio, quest’ultimo anche mediante l’uso di sale iodato).
È importante limitare al minimo il consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati e bevande zuccherate e/o gassate, così come i cibi a elevato contenuto calorico, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine (quelli tipici da fast food).
I bambini andrebbero incoraggiati ad assaggiare cibi diversi e a masticare bene il cibo.
È importante,inoltre, che siano attivi fisicamente per almeno 1 ora al giorno, anche solo correndo e giocando, e che non trascorrano molto tempo della loro giornata in attività sedentarie.

Adolescenti

L’adolescenza è un momento decisivo nella vita: il corpo cresce rapidamente, si registrano cambiamenti ormonali. E di pari passo cambia il fabbisogno di sostanze nutritive. Aumenta la necessità di proteine, ferro, calcio, vitamine A, C e D.L’alimentazione, dunque dovrà prestare particolare attenzione a un corretto consumo degli alimenti che contengono questi nutrienti.Inoltre, molta attenzione va posta alla tendenza, in questo periodo della vita, specie tra le ragazze, a seguire un’alimentazione squilibrata per cercare di ridurre il peso.

Donne in menopausa

I cambiamenti ormonali, che si verificano con la menopausa, espongono l’organismo all’aumento di rischio per molte malattie.
Il cuore e i vasi sanguigni, per esempio, perdono protezione dall’aterosclerosi e dalla trombosi, si perde più rapidamente il calcio dei tessuti ossee e aumenta quindi il rischio di osteoporosi.
Allo stesso tempo, si registra una diminuzione del bisogno di energia e la cessazione dei flussi mestruali riduce notevolmente il fabbisogno di ferro.
A questa mutata situazione bisogna rispondere con l’alimentazione, che deve ricalcare l’alimentazione della donna adulta sana, salvo alcune correzioni legate all’età e alla particolare condizione ormonale.
In generale, è opportuno ridurre l’apporto calorico, mentre è utile aumentare il consumo di latte e derivati, privilegiando il latte scremato a scapito di latte intero e latticini che possono avere un elevato contenuto di grassi.
Occorre preferire il pesce, le carni magre, i legumi per soddisfare il fabbisogno quotidiano di proteine.

Anziani

È sbagliato pensare che le persone anziane debbano mangiare in maniera completamente diversa rispetto agli adulti.
Se non ci sono ragioni mediche che lo impediscano, l’alimentazione indicata per gli anziani è sovrapponibile a quella dell’adulto se non per la quantità: il bisogno di energia infatti diminuisce all’aumentare dell’età e, pertanto, di questo si dovrà tenere conto nella scelta dell’alimentazione.
Concretamente, gli anziani devono consumare la stessa quantità di proteine che erano soliti consumare in precedenza, privilegiando latte, formaggi latticini a basso contenuto di grassi, legumi, uova, pesce e la carne (soprattutto carne magra e pollame).
Sono da ridurre i grassi, preferendo quelli più ricchi in acidi monoinsaturi (olio di oliva) e polinsaturi (olio di semi).
Anche se in quantità inferiori rispetto a un adulto, occorre continuare ad assumere i carboidrati complessi, come quelli apportati da cereali, pane integrale, legumi e certi tipi di verdura e di frutta, che forniscono energia, fibra, ferro, insieme ad altri minerali e vitamine. Da limitare gli zuccheri raffinati, i salumi, i formaggi stagionati e, in generale, i cibi ricchi di sale.
Naturalmente, occorrerà scegliere gli alimenti sulla base delle condizioni dell’apparato masticatorio, anche per facilitare i processi digestivi che nell’anziano sono meno efficienti.
Quindi, sarà necessario prestare attenzione anche alla preparazione dei cibi: tritare le carni, grattugiare o schiacciare frutta ben matura, preparare minestre, purea e frullati, scegliere un pane morbido o ammorbidirlo in un liquido, possono essere soluzioni per continuare ad avere un’alimentazione varia e sana.