martedì 5 giugno 2018

LA RAPA ROSSA FA BENE ALL'IPERTENSIONE


Farmacista
 | 31 Maggio 2018

La barbabietola rossa o rapa rossa è una radice dalle numerose proprietà dietetiche e salutari. Contiene infatti quantità notevoli di minerali che assorbe dal terreno: potassio, fosforo, ferro, calcio e numerose vitamine del gruppo B.
Possiede proprietà depurative, antisettiche e ricostituenti ed è utile in caso di influenza e di anemia, grazie al ferro che contiene. Favorisce la digestione e rafforza la mucosa gastrica. A causa della sua consistenza zuccherina, è invece sconsigliata a pazienti diabetici, così come per chi soffre di calcolosi renali, data la presenza di molti ossalati.
Un recentissimo studio pubblicato sulla rivista scientifica Hypertension (Kapil et al., 2015) ha dimostrato l’utilità del succo di barbabietola nel diminuire la pressione sanguigna in pazienti affetti da ipertensione. In questo studio 68 pazienti ipertesi sono stati divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto un supplemento nutrizionale di succo di barbabietola (240ml al giorno per 4 settimane), il secondo gruppo ha ricevuto il placebo, cioè un succo identico ma senza i principi attivi della barbabietola.
In particolare, è stato studiato l’effetto del nitrato presente nella barbabietola: questa sostanza viene convertita nell’organismo in ossido nitrico, favorendo la vasodilatazione e quindi l’abbassamento della pressione sanguigna. I risultati dello studio hanno dimostrato l’efficacia del succo di barbabietola rispetto al gruppo di controllo nel diminuire la pressione sanguigna in pazienti con ipertensione, nei quali si è anche osservato un miglioramento della funzionalità delle pareti dei vasi sanguigni e una diminuzione della rigidità delle arterie.
Se soffrite di pressione alta, ma anche se volete migliorare le vostre prestazioni sportive, bevetevi un bel frullato di barbabietola! Ecco la ricetta!
Ingredienti:
una banana, mezza barbabietola, una manciata di lamponi surgelati e un bicchiere di latte.
Procedimento:
Frullate tutti gli ingredienti, aggiungete qualche superfood di vostro gradimento (cioccolato fondente, cocco in scaglie, bacche di goji, frutta secca) e gustate!

http://www.temponews.it/news_12541_La_rapa_rossa_contro_l%E2%80%99ipertensione.html

mercoledì 4 aprile 2018

Sale, meglio poco

Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte.

Nelle ricette è classico trovare nell’elenco degli ingredienti l’acronimo qb (che sta per quanto basta) per la quantità di sale da cucina da usare. Il quanto basta però è una misura soggettiva e per noi italiani, abituati ai piatti saporiti, si traduce in consumo di sale di molto superiore al fabbisogno giornaliero. In media consumiamo più di 10 grammi a testa al giorno che sono, decisamente, troppi se il nostro obiettivo è prevenire problemi di pressione arteriosa.
Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte. È infatti dimostrato che elevati apporti di sodio (che è contenuto nel sale) aumentano il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia attraverso l’aumento della pressione arteriosa sia indipendentemente da questo meccanismo.
1 grammo di sale contiene circa 0,4 grammi di sodio.
Poco sale abbassa la pressione arteriosa?
Gli studi che hanno valutato gli effetti della riduzione dell’apporto di sale nella dieta confermano che negli ipertesi la diminuzione del sale nella dieta comporta mediamente una riduzione della pressione sistolica di 5 mmHg e della diastolica di 3 mmHg
Quanto sale al giorno?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera.  Due grammi sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da the
Nel calcolo del consumo giornaliero di sale complessivo va tenuto in considerazione anche il sodio contenuto negli alimenti e nelle bevande. Secondo le stime della Commissione Europea, il sale presente nei cibi industriali o consumati fuori casa è più del 75% e quello aggiunto nelle preparazioni domestiche è solo il 10% circa.
Le quantità di sodio nascoste nel piatto
300 gr di pizza rossa o bianca = 2 grammi
50 gr di pane (una fetta) = 0,15 grammi
20 gr biscotti docli (2-4 biscotti) = 0,04 grammi
50 gr di parmigiano = 0,3 grammi
50 gr di prosciutto crudo dolce (3-4 fette medie)  = 1,29 grammi
50 gr di prosciutto cotto (3-4 fette medie) = 0,36 grammi
50 gr di salame di Milano (8-10 fette medie) = 0,75 grammi
100 gr mozzarella di mucca = 0,20 grammi
20 gr Parmigiano grattuggiato (1 cucchiaio) = 0,06
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Come comportarsi?
La prima risposta è usare il buon senso per contenere il consumo di sale: fare attenzione a quello che stiamo per mangiare valutando approssimativamente il contenuto di sale e quindi di sodio; adottare alcune strategie per evitare cibi ricchi di sale e per sostituire il sale con spezie.
Nelle linee-guide dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione vengono riportati questi suggerimenti .
  1. Riduci progressivamente l’uso di sale sia a tavola che in cucina.
  2. Preferisci al sale comune il sale arricchito con iodio (sale iodato).
  3. Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita.
  4. Limita l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.).
  5. Insaporisci i cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano, curry).
  6. Esalta il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto.
  7. Scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, ecc.).
  8. Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, alcuni salumi e formaggi).
  9. Nell’attività sportiva moderata reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.

mercoledì 21 febbraio 2018

IL SUCCO DI MIRTILLO ABBASSA GLI ZUCCHERI NEL SANGUE

Con il mirtillo si è visto che gli zuccheri nel sangue si riducono del 10%. Questa si che è una dolce notizia; un pool di ricercatori canadesi ha scoperto che i mirtilli abbassano i livelli di zucchero nel sangue e migliorano la resistenza all'insulina.
Durante la ricerca, ad alcuni volontari in sovrappeso e a rischio di infarto e diabete, gli scienziati hanno somministrato 250 ml di succo di mirtillo al giorno per 3 settimane.
Il risultato? La glicemia nel sangue di tutti i pazienti si è abbassata del 10%. Questo beneficio è dovuto all'effetto sul pancreas (l'organo che regola i livelli di glucosio attraverso la produzione di insulina) che hanno le antocianine,antiossidanti che abbondano nei mirtilli e nei frutti e vegetali di colore blu.
I ricercatori prescrivono a chi non piace il succo di mirtillo, di provare i frutti freschi e/o surgelati magari frullati, ma di evitare quelli coltivati in serra perché contengono un tasso minore di antiossidanti rispetto ai cugini selvatici.

Quali sono gli altri benefici del succo di mirtillo?

  • Previene e attenua infezioni del tratto urinario
  • Aiuta il sistema cardiovascolare
I flavonoidi nei mirtilli possono contribuire a ridurre il rischio di problemi cardiaci migliorando la salute del cuore; essi possono diminuire le probabilità di sviluppare l'aterosclerosi, che è una condizione che limita il flusso arterioso con l'accumulo di placche: la mancanza di ossigeno nelle arterie può provocare infatti infarto e ictus.
  • Ti aiuta a perdere peso
Rispetto agli altri succhi di frutta, quello ai mirtilli è meno dolce ed è più facile trovare al supermercato come succo 100% puro senza zuccheri aggiunti anche per scopi dietetici.
Bere un bicchere di succo di mirtillo a colazione è un modo eccellente di iniziare la giornata: è una vera e propria spinta antiossidante con pochissimi zuccheri!
  • Previene il cancro
  • Aiuta la digestione
I mirtilli sono ricchi di fibre, che aiutano la digestione e rendono stomaco e intestino più felici. Perché i mirtilli siano davvero efficaci in questo è necessario però mangiare la bacca per intero oppure fare un bel frullato di mirtillo e altra frutta
  • Rafforza il sistema immunitario
Chi beve un bicchiere di succo di mirtillo al giorno ha meno probabilità di contrarre raffreddori e influenze. Tutto grazie a polifenoli. Questi antiossidanti proteggono il nostro corpo contro i radicali liberi. I mirtilli sono noti per avere un concentrato maggiore di antiossidanti rispetto ad altri frutti.

venerdì 2 febbraio 2018

FOODAMENTALE PRIMA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA SULLA SANA ALIMENTAZIONE


Ciclo di film il cui scopo è quello di proporre uno sguardo critico su un tema molto diffuso, oggi: il cibo.
Uno sguardo critico, ma anche informativo, mediante un linguaggio – quello del cinema documentario – che cerca di indagare dinamiche inerenti al complesso universo dell’alimentazione, non così conosciute


Sabato 10 marzo
Ore 19.30
Buffet inaugurale con cibi biologici e biodinamici
Ore 20.30
Proiezione del documentario
Supersize Me
Regia: Morgan Spurlock - USA 2004, 98’
Con: Morgan Spurlock, Daryl M. Isaacs, Lisa Ganjhu, Steven Siege, Bridget Bennett


A seguire interventi di:
Dr. Stefano Bellentani
Cecilia Valenti, nutrizionista
Martina Toschi, nutrizionista


Dopo la proiezione del film
presentazione del libro di Cecilia Valenti
"Dieta, bugie e amore"


Sabato 17 marzo
ore 20.30
Zucchero! That's sugar film
Regia: Damon Gameau - Australia 2016, 99’
Con: Damon Gameau, Stephen Fry, Isabel Lucas, Jessica Marais, Brenton Thwaites, Zoe Tuckwell-Smith, Hugh Jackman
Documentario


A seguire interventi di:
Dr. Mauro Manno
Lucia Mannavola, nutrizionista
Laura Lodi, dietista


Sabato 24 marzo
ore 20.30
Food Inc.
Regia: Robert Kenner - USA 2008, 94’
Con: Eric Schlosser, Michael Pollan, Joel Salatin
Documentario


A seguire interventi di:
Dr. Fabio Nascimbeni
Dr. Stefano Bellentani
Monica Luongo, nutrizionista


per maggiori dettagli sulla rassegna visita la pagina facebook FOODAMENTALE e il blog YERBAMATE e il sito CARPIDIEM


A cura di
Farmacia della Speranza
In collaborazione con
Amici del fegato onlus
Università Libera Età Natalia Ginzburg
Con il patrocinio di

Città di Carpi