lunedì 10 febbraio 2014

YERBA MATE: TUTTE LE PROPRIETA' BENEFICHE PER L'ORGANISMO

La yerba mate è una pianta dalle proprietà benefiche originario del Sud America, dalle cui foglie viene ricavato un infuso utilizzato da centinaia di anni come un rimedio naturale: ad esso infatti vengono attribuite importanti proprietà che, spiegate più avanti, possono essere così riassunte: aumenta l’energia, brucia i grassi, purifica il sangue, stimola la digestione, pulisce l’intestino, stimola il cuore, antiossidante e quindi combatte i radicali liberi, rafforza il sistema immunitario, studiata come cura contro le cellule tumorali del colon.
La primaria constituzione fitochimica di yerba mate comprende xantine (caffeina, teobromina e teofillina), saponine e 10% di acido clorogenico. Sono anche prensenti steroli simili all’ergosterolo e al colesterolo, e alcune nuove saponine localizzate nella foglia (chiamate metasaponine). Le saponine sono elementi chimici dalle rinomate attività farmacologiche, inclusa l’azione di stimolante del sistema immunitario, recentemente documentata dalla ricerca. In più, la foglia di yerba mate è una ricca fonte di vitamine, minerali e di 15 amminoacidi.
Tale infuso è ormai diffuso in tutto il mondo, ed appositi studi scientifici hanno dimostrato che è in grado inoltre di favorire la digestione, diminuendo in modo significativo la quantità di tempo nella quale il cibo rimane conservato nello stomaco e nell’intestino, contribuendo così ad una sensazione di pienezza migliore e ad un apporto di energia alle cellule molto più efficace e veloce.
Alcuni ricercatori svizzeri hanno condotto uno studio (nel 1999) che indicava come yerba mate potesse essere di aiuto nella perdita di peso. Hanno notato infatti un effetto termogenico negli individui sani indicativo di un aumento proporzionale dei grassi bruciati come energia. In un altro studio, yerba mate è stata somministrata assieme a guaraná e damiana: la combinazione ha prolungato lo svuotamento gastrico(inducendo una prolungata sensazione di sazietà) e ridotto il peso corporeo.
Un recente brevetto statunitense (2002) cita yerba mate per la sua capacità di inibire in vitro il monoaminoosidasi (MAO) del 40-50%, e sostiene che yerba mate potrebbe essere utile per una serie di disturbi come “depressione, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, disordini dell’umore ed emozionali, morbo di Parkinson, disturbi extrapiramidali, ipertensione, abuso di sostanze, disordini alimentari, sindrome da astinenza e cessazione da fumo”.
Numerosi studi hanno dimostrato una significativa attività antiossidante della yerba mate. I suoi alti valori antiossidanti sono stati collegati all’assorbimento rapido degli elementi antiossidanti presenti nelle sue foglie. Un infuso di foglia ha infatti una documentata azione inibitoria della periossidazione dei lipidi, in particolare dell’ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità) che si ritiengono essere il fattore iniziale nella patogenesi dell’arteriosclerosi.
Il mate è uno stimolante energetico, grazie, principalmente, alla caffeina contenuta nelle foglie di yerba mate (la yerba mate contiene più caffeina dei chicchi di caffè), ma anche agli altri alcaloidi presenti nelle foglie, come la mateina e la teofillina, che si trovano anche nel tè verde.
La yerba mate è quindi una fonte sane e ricca di caffeina, i cui effetti durano di solito più a lungo rispetto a quelli del caffè e sono largamente più tollerati nel suo complesso.
La yerba mate viene tipicamente usata anche come supplemento per incrementare lastimolazione mentale, per rafforzare il sistema immunitario e per alleviare il dolore fisico.
La yerba mate contribuisce a diminuire il tasso di colesterolo e la glicemia e aregolare la digestione. Accresce la circolazione sanguigna nell’organismo e l’apporto di ossigeno al cuore. L’uso tradizionale di questa pianta per il cuore può essere dovuto al suo contenuto di teofillina che stimola il muscolo cardiaco.
I componenti naturali delle foglie (le xantine in essa presenti, ovvero teobromina, caffeina e teofillina) hanno un effetto diuretico e permettono quindi di eliminare i liquidi in eccesso nell’organismo.  Ma queste sostanze hanno numerose altre documentate azioni incluse quelle di stimolazione del sistema nervoso centralerilassamento dei muscoli molli (specialmente il muscolo bronchiale), stimolazione miocardica evasocostrizione periferica.
Permette di rallentare la produzione di acido lattico nei muscoli e, di conseguenza, di praticare un’attività fisica per un periodo più lungo.
La Yerba Mate distrugge le cellule tumorali che provocano il cancro al colon
Secondo uno studio condotto recentemente dall’Università dell’Illinois e pubblicato nel“Molecular Nutrition and Food Research”, il the preparato utilizzando le foglie di Yerba Mate, è in grado di contrastare il cancro al colon.
I ricercatori hanno esaminato le foglie di Yerba Mate e ne hanno estratto l’acido caffeilchinico; questo elemento, applicato nelle cellule umane infettate dal tumore, danneggiava il dna cellulare con conseguente apoptosi.
Ulteriori studi saranno effettuati per verificare l’effettiva efficacia dell’infuso e le eventuali controindicazioni o effetti collaterali in presenza di altri farmaci.
La professoressa associata di chimica degli alimenti e tossicologia dell’Università dell’Illinois, Elvira de Mejia, che ha partecipato allo studio ha dichiarato: “I derivati della caffeina contenuti nella yerba mate non solo inducono la morte delle cellule umane cancerogene del colon, ma anche riducono anche importanti fattori di infiammazione”. Mejia osserva che questo è significativo poiché l’infiammazione può portare alla progressione del cancro.
In studio in vitro, de Mejia e l’ex studente laureato Sirima Puangpraphant hanno prima isolato e purificato, poi trattato cellule umane di cancro del colon con acido caffeilchinico (CQA) derivato dala yerba mate. Come gli scienziati hanno aumentato la concentrazione di CQA, le cellule tumorali sono morte. “In parole povere, la cellula tumorale si autodistrugge perché il suo DNA è stato danneggiato, ha detto de Mejia.
Indurre l’apoptosi, o morte cellulare, è una delle tattiche che ricercatori medici hanno cercato di creare attraverso i farmaci anti-cancro. Tuttavia la ricerca ha anche scoperto che questo farmaco naturali è anche in possesso di questa capacità. Il nuovo studio dell’Università dell’Illinois dimostra ora che la yerba mate è una di quelle sostanze che ha il potere di combattere il cancro.
Lo studio suggerisce che i composti della yerba mate non solo sono potenziali agenti anti-cancro, ma possono anche essere efficaci contro altre malattie associate con l’infiammazione. Infatti dato che il colon e la sua microflora svolgono un ruolo importante nell’assorbimento e nel metabolismo dei composti correlati alla caffeina, gli effetti anti-infiammatori e anti-cancro della yerba mate possono essere più potenti contro il cancro dell’intestino. “Crediamo che ci sia ampia evidenza a sostegno del bere yerba mate per i suoi benefici bioattivi, soprattutto se si ha motivo di essere preoccupati per il cancro del colon,” osserva de Mejia.
Uso tradizionale della Yerba Mate
E’ ricavata dalle foglie dell’Ilex Paraguariensis, un albero della famiglia delle Aquifogliacee. Le foglie sminuzzate vengono utilizzate dalla popolazione indigena per la preparazione di una sorta di infuso chiamato “mate” . Gli indigeni bevono il mate in unacalebassa (zucca vuota), servendosi di una cannuccia metallica o, talvolta, di legno, dotata di un filtro ad una estremità chiamata “bombilla“. La parola “mate” in spagnolo significa “zucca vuota” e si riferisce al piccolo recipiente, una zucca svuotata ed essiccata, in cui tradizionalmente viene servito il tea di yerba mate.
Considerato come un evento di gruppo, il procedimento si svolge nel seguente modo: la calebassa viene riempita per 2/3 di foglie sminuzzate di yerba mate. La persona che berrà l’infuso deve coprire con la mano l’apertura della calebassa, prima di capovolgerla e scuoterla vigorosamente, per separare le foglie grandi da quelle piccole.
La calebassa viene quindi inclinata in modo che le foglie si trovino su un lato del recipiente, mentre l’altro lato rimane vuoto. In questo spazio vuoto viene quindi versata l’acqua facendo attenzione a non impregnare completamente le foglie fino in cima. Dopo che le foglie sono state impregnate per alcuni minuti, l’acqua fredda deve essere stata completamente assorbita dalla yerba mate.
A questo punto, il bevitore inserisce la bombilla nello spazio vuoto della calebassa. La utilizzerà al tempo stesso come cannuccia e come filtro, in modo da evitare di aspirare delle foglie. Deve quindi versare l’acqua calda nello spazio vuoto, dopo di che può finalmente bere il mate. Una volta bevuta tutta l’acqua, riempie di nuovo la calebassa di acqua calda e la passa alla persona successiva. La calebassa generalmente può essere riempita da sei a sette volte prima che la yerba mate perda il suo gusto. Il recipiente verrà poi pulito e il procedimento, se necessario, può essere ripetuto.
Curare il mate di calebassa
Il Mate conferisce all’infuso di yerba mate un sapore particolare, ma al primo utilizzo è necessario che venga “curato”, prima di essere utilizzato; per curare il mate bisogna riempirlo per un terzo di erba, versarvi acqua bollente. Lasciare riposare per mezz’ora (vedrete calare il livello del”acqua), quindi riempire di nuovo con acqua bollente e lasciarlo così in infusione per tutta la notte. Il giorno successivo si svuota e con un cucchiaino grattare delicatamente l’interno del mate togliendo le pellicine che sono la parte amara della calabaza o del legno. Lavare con acqua bollente. Il mate è pronto! Molti consigliano di ripetere il procedimento per altri 1-2 giorni prima di utilizzarlo perchè in questo modo il mate si impregna del sapore dell’erba ed elimina sapori estranei: l’acqua che viene buttata via ogni giorno sarà dapprima rossastra (colorata dal recipiente stesso), per poi diventare giallo-verde (colorata dall’erba).

martedì 4 febbraio 2014

MIRTILLO ROSSO E VIE URINARIE

Mirtillo rosso e vie urinarie

Le infezioni e i processi infiammatori a carico delle vie urinarie sono tra le patologie più
comuni e rappresentano una causa di malessere da non sottovalutare. Per ragioni
prettamente anatomiche (genitali “interni” e conformazione degli stessi) sono le donne le
più colpite da questo problema ma non sono rari gli episodi a carico maschile, soprattutto in
età avanzata, favoriti dall’ipertrofia prostatica.
Cistiti, prostatiti, pielonefriti sono i nomi più conosciuti all’interno di questa classe
patologica e la loro comparsa è generalmente correlata ad un’adesione batterica (il patogeno
più frequente è l’ E.Coli) alle cellule dell’epitelio urinario, con conseguente colonizzazione
e la comparsa di sintomi quali il bruciore durante la minzione, il bisogno frequente di
urinare e il dolore. Per affrontare questi problemi ci vengono in aiuto diversi rimedi naturali,
che possono garantire un’ottima percentuale di successo, soprattutto nella prevenzione delle
recidive in pazienti particolarmente predisposti, con conseguente riduzione dell’impiego di
antibiotici con tutti i benefici che ne derivano; tra questi ha guadagnato una forte
considerazione il Mirtillo Rosso (Vaccinium Vitis Idaea), il cui impiego è sempre più
diffuso.
Il Mirtillo Rosso agisce a livello dell’epitelio che riveste la vescica urinaria impedendo
l’adesività dei patogeni più comuni grazie all’azione delle proantocianidine, che
costituiscono la componente più attiva della pianta e sono contenute nelle bacche; esse
facilitano l’eliminazione dei batteri attraverso le urine riducendo così le possibilità di
infezione, particolarmente nei casi caratterizzati da frequenti ricadute.
 Da non sottovalutare inoltre l’azione delle altre sostanze presenti nella pianta quali
flavonoidi, antocianine e tannini, che hanno funzioni antinfiammatorie, antiossidanti e di
regolarizzazione intestinale, e fanno del Mirtillo Rosso una delle piante più “complete” e
con una gamma di azioni benefiche molto vasta.
In commercio si trova sotto forma di succo già diluito, di bustine di estratto da ricostituire
(bacche) o di macerato glicerico (gemme), che è il più comune; non presenta particolari
controindicazioni, ma va assunto con cautela in caso di calcolosi renale in quanto è una
pianta ricca di ossalati (componente comune dei calcoli); in questi casi è consigliabile
un’assunzione moderata e associata ad abbondante quantità d’acqua bevuta nell’arco della
giornata.
Nell’utilizzo come preventivo delle infezioni urinarie è consigliabile la contemporanea
integrazione con fermenti lattici (soprattutto L. Acidophilus o L. Rhamnosus ) in grado di
mantenere in buono stato di salute la flora intestinale (soprattutto nell’ultimo tratto) e un
adeguato pH della mucosa genitale; una dieta equilibrata e l’impiego corretto di detergenti
intimi non aggressivi completano il trattamento e la prevenzione di queste patologie.

YERBA MATE: L'ORO VERDE TORNA NELLE NOSTRE TISANE

WWW.DRINKYERBAMATE.COM

Yerba mate per dimagrire e la pressione? La yerba mate è una pianta dalle proprietàbenefiche, di medie dimensioni, presente in Brasile e in Paraguay, dalle cui foglie viene ricavato un infuso utilizzato per centinaia di anni in Sud America come un rimedio naturale: ad esso infatti vengono attribuite importanti proprietà antiossidanti, termogeniche e diuretiche, ed è quindi molto efficace per dimagrire poiché favorisce l'aumentare delmetabolismo corporeo, e di conseguenza aiuta a eliminare grassi e calorie in eccesso.
Tale infuso è ormai diffuso in tutto il mondo, ed appositi studi scientifici hanno dimostrato che è in grado inoltre di favorire la digestione, diminuendo in modo significativo la quantità di tempo nella quale il cibo rimane conservato nello stomaco e nell’intestino, contribuendo così ad una sensazione di pienezza migliore e ad un apporto di energia alle cellule molto più efficace e veloce.

Yerba Mate Ilex Paraguariensis:

Benefici della Yerba Mate Ilex Paraguariensis: permette di perdere peso e di bruciare il grasso in eccesso.
Per cosa si usa: rafforza il sistema immunitario, è un antidolorifico, riduce la sensazione di appetito, favorisce la digestione, aumenta l’energia del corpo e la prontezza mentale, migliora la memoria e brucia le calorie extra.
Potenziali effetti collaterali: palpitazioni, insonnia, difficoltà respiratorie, diarrea, vertigini anche prolungate, problemi gastrointestinali e minzione frequente.
Proprio per questi motivi dal punto di vista alimentare, la popolarità della yerba mate sta crescendo sempre più rapidamente nell’ambito dell’erboristeria.

Proprietà ed effetti benefici yerba mate:

Uno degli usi più popolari della yerba mate equivale al rimpiazzo del caffè, in quanto è universalmente riconosciuta come una forma sana e ricca di caffeina.
Gli effetti della caffeina che contiene durano di solito più a lungo rispetto a quelli del caffè e sono largamente più tollerati nel suo complesso.
La yerba mate viene tipicamente usata anche come supplemento per incrementare la stimolazione mentale, per rafforzare il sistema immunitario e per alleviare il dolore fisico.

Dosaggio yerba mate:

Il dosaggio raccomandato di yerba mate varia da individuo ad individuo, e dipende anche dalle modalità attraverso le quali si assume tale sostanza, in quanto esistono supplementi di pillole, di polveri o di tè che derivano direttamente dalle foglie della pianta.
Proprio per questo motivo, è molto importante sia seguire sempre attentamente le indicazioni riportate nella confezione che si acquista, sia consultare il proprio medico di fiducia prima di iniziare ad integrare la dieta con la yerba mate.
Generalmente, la forma standard per quanto riguarda le pillole e la polvere è compresa tra i 2 e i 3 grammi di sostanza, da consumare con un abbondante bicchiere di acqua. Per quanto riguarda il tè invece, per beneficiare dei vantaggi della yerba di mate sono necessarie 2 o 3 tazze di liquido al giorno a temperatura ambiente.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni della yerba mate:

Gli effetti indesiderati più comuni assumendo la yerba mate sono legati alla caffeina che contiene: non è raro infatti provare sensazioni quali il nervosismo, le vertigini o l’insonnia nel momento in cui si cominciano a prendere gli integratori di tale sostanza.
Molte persone tuttavia affermano che i precedenti sintomi si placano una volta che il corpo riesce ad abituarsi all’apporto giornaliero di yerba mate.
Appare evidente che coloro sensibili di natura od allergici alla caffeina devono stare alla larga dal prodotto in questione, anche se l’effetto qui contenuto è generalmente molto meno grave rispetto ad altre forma di caffeina.
Un sovradosaggio di yerba mate può indurre il corpo a rispondere incrementando la frequenza della minzione, e può generare malanni quali disturbi gastrointestinali e diarrea, che possono persistere anche per parecchi giorni e disidratare il corpo anche in modo grave.
Si può anche correre il rischio che questo fatto diventi fatale.
E’ fondamentale sapere che la yerba mate non è una sostanza destinata ad un consumo prolungato, e dosi elevate per lunghi periodi di tempo possono generare anche forme di cancro. E’ molto importante inoltre chiedere al proprio medico di fiducia se la yerba mate presenta controindicazioni con uno qualsiasi dei farmaci o degli integratori che si stanno prendendo.

Altri eventuali effetti collaterali della yerba mate possono essere rappresentati da:

  • palpitazioni;
  • orticaria;
  • vertigini;
  • difficoltà respiratorie
Nel caso si dovessero presentare uno o più dei seguenti sintomi, è necessario interrompere subito l’utilizzo di tali integratori e richiedere l’assistenza del medico di emergenza.