lunedì 23 settembre 2013

SONNO E RELAX

Dedicare una ragionevole quantità della propria giornata al riposo e al sonno è una regola essenziale per il benessere dell’organismo troppo spesso dimenticata a causa di ritmi lavorativi spesso spasmodici e di conseguenti condizioni di elevato stress psicofisico. In realtà riposare in modo adeguato comporta importanti conseguenze positive sia a breve che a lungo termine per la salute. Da un lato consente un miglior recupero di energie, che riducono l’irritabilità e le relazioni sociali nella vita di ogni giorno. Ma è importante ricordare anche effetti più sostanziali e di lunga durata, come l’aumento delle difese immunitarie, che rimangono a livelli inferiori nei soggetti che non dormono a sufficienza. Il sonno consente di controllare il cortisolo, l’ormone legato allo stress e la grelina, quello relativo alla fame, evitando le pericolose conseguenze in termini di ipernutrizione e nervosismo dettate da una situazione irregolare. Tra gli individui abituati a dormire meno di sette ore a notte è nettamente più elevata la possibilità di presentare ipertensioni, propensione all’obesità e patologie anche gravi come il diabete.
L’insonnia è inoltre un disturbo sempre più diffuso da non sottovalutare, che va contrastato in modo efficace per garantire all’organismo una condizione di salute soddisfacente. Vi sono diverse tipologie di insonnia a seconda della frequenza con cui si manifesta: l’insonnia occasionale, legata a situazioni di particolare stress o di condizioni patologiche denotate dalla presenza di dolore fisico; l’insonnia transitoria, capace di durare anche alcune settimane e generata dal protrarsi nel tempo di situazioni stressanti; l’insonnia cronica è invece un disturbo persistente di cui non si riesce a individuare una causa precisa e che è piuttosto riconducibile a comportamenti irregolari nella gestione del sonno o a patologie psichiche persistenti.
In tutti questi casi prima di ricorrere ad una cura farmacologica è bene conoscere il potenziale delle sostanze presenti in natura più attive in questo senso.
La melatonina è l’ormone, prodotto di notte dalla ghiandola pineale, responsabile della regolazione del ciclo del sonno. La sua produzione è regolata dall’alternarsi di luce e buio, aumenta con l’oscurità e diminuisce al mattino, ed è abbondante nell’infanzia fino a sparire in vecchiaia. L’assunzione di melatonina può essere utile per curare i disturbi legati al jet lag, una condizione di affaticamento e irritabilità causata dal cambio di fuso orario, che determina uno sconvolgimento dell’orologio biologico e dei suoi ritmi. L’integrazione della melatonina non prodotta dall’organismo a causa di una presenza troppo prolungata di luce può allora avere effetti benefici per ristabilire con efficacia i naturali meccanismi del ciclo veglia-sonno.
Nel mondo vegetale sono presenti molteplici prodotti in grado di contrastare con successo l’insonnia e gli stati di ipertensione. La valeriana è in grado di compiere una funzione sedativa sul sistema nervoso centrale con effetti tranquillanti e ansiolitici, diminuendo il tempo necessario ad addormentarsi e ottimizzando a livello qualitativo la natura stessa del sonno nelle sue fasi iniziali. In tal modo la valeriana diviene anche utile a combattere sindromi ansiose senza gli effetti collaterali che implicano numerosi farmaci appositi. Le foglie di melissa possiedono doti sedative e antidolorifiche indicate per condizioni di stress e nervosismo o per la cura del colon irritabile, mentre la passiflora agisce sulla zona motoria del midollo spinale ed è preziosa nei casi di insonnie cerebrali. I fiori di iperico garantiscono l’incremento della melatonina, regolarizzando in tal modo il sonno e svolgendo un’azione antidepressiva. Il biancospino interviene invece a livello cardiaco, aumentando il flusso sanguigno e riducendo l’eccitabilità cardiaca e la pressione arteriosa. La camomilla possiede un importante effetto antinfiammatorio e rilassante sulla muscolatura liscia, ed è quindi appropriata nei casi di dolori addominali e disturbi digestivi che impediscono il sonno.
È inoltre particolarmente importante il magnesio orotato, cofattore degli enzimi regolatori del sonno, specie in associazione con la vitamina B13.

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