lunedì 23 settembre 2013

ANTIOSSIDANTI

L’ossigeno, l’elemento fondamentale per la vita delle cellule, può anche in alcuni casi risultare nocivo, generando i radicali liberi, molecole o ioni molto reattive chimicamente, a causa di uno o più elettroni spaiati nell’orbitale esterno, responsabili di importanti malattie degenerative e dell’invecchiamento.
All’origine dei radicali liberi possono esservi sia fattori di natura ambientale (fumo, alcool, smog) sia soggettivi (metabolismo di acidi grassi, sistemi ricondizionanti di cellule fagocitarie, trasporto di elettroni nel mitocondrio). Gli effetti dannosi dei radicali liberi possono essere combattuti attraverso agenti antiossidanti, sia prodotti dall’organismo che rintracciabili in natura. Tra gli antiossidanti endogeni si segnalano enzimi come il glutatione, la melatonina, la superossido-dismutasi e la catalasi.
La costante crescita dell’interesse verso la nutraceutica stimola una domanda sempre più esigente di informazioni nutrizionali in merito al rapporto tra cibo e salute. Gli antiossidanti esogeni giocano un ruolo decisivo in questo campo, a causa della loro nota correlazione con importanti effetti benefici, quali il contrasto all’invecchiamento e alle malattie degenerative.
Non è comunque semplice trovare una definizione univoca di antiossidanti: la American Dietetic Association (ADA) ha infatti rilevato già nel 1998 come i composti comunemente definiti antiossidanti rappresentano un insieme molto variegato, le loro stesse caratteristiche funzionali possono differire a seconda dei singoli casi anche nel meccanismo d’azione. Ad esempio il beta-carotene rintracciabile in una carota non agisce secondo le stesse modalità della vitamina C presente nelle arance. Molte organizzazioni accademiche e scientifiche si sono pertanto attivate per effettuare ricerche che siano in grado di verificare i reali benefici di tali sostanze e di individuare in modo sempre più accurato gli agenti che li attivano. Senza un opportuno lavoro di ricerca sperimentale sarebbe impossibile determinare una definizione oggettiva di antiossidante. Secondo quanto sostenuto dal professor John Milner della Pennsylvania State University, sono già stati identificati oltre 500 composti naturali che possono incidere positivamente sulla salute umana, ma in molti casi il collegamento tra sostanza e benefici non è stato ancora scientificamente chiarito.
I primi esiti della nutraceutica in questo delicato compito definitorio hanno consentito di identificare con certezza quali antiossidanti i seguenti composti:
-Carotenoidi (beta-carotene, alfa-carotene, licopene, luteina, zeaxantina, criptoxantina): a causa della loro struttura molecolare sono in grado di legare ed eliminare i radicali liberi, svolgendo un ruolo di rilievo per il sistema immunitario. Si trovano nella frutta e nella verdura (carote, pomodori, verdure a foglia verde, peperoni, zucca)
-Vitamina C: numerosi studi hanno confermato come la sua proprietà di cedere elettroni contrasti con efficacia le conseguenze negative causate dei radicali liberi. Si trova soprattutto nella frutta (arance) e nella verdura (carote, pomodori, peperoni).
-Vitamina E: rintracciabile sia negli animali che nei vegetali e composta da molecole liposolubili, è nota da tempo per la sua efficacia nel rimuovere i radicali liberi. Ne sono stati provati gli effetti positivi nel contrastare le patologie cardiache e sono allo studio le potenzialità come agente antitumorale. È presente in alimenti vegetali come semi, olio di canapa, ortaggi, cereali, noci.
-Selenio: componente essenziale di numerosi enzimi in grado di rimuovere i radicali liberi dal flusso sanguigno. Rintracciabile soprattutto nel pesce e negli organi animali (fegato, rene).
-Flavonoidi, fenoli e polifenoli, fitoestrogeni: sostanze dalle caratteristiche nutraceutiche sulle quali si stanno ancora compiendo ricerche e studi specifici.
Gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono stati classificati secondo una scala ORAC, in base alla capacità di assorbire i radicali liberi. La scala ORAC rivela come gli alimenti dal maggior potere antiossidante siano: il succo di uva nera (5216), i mirtilli (3480), il cavolo verde (2048), gli spinaci (2042), la barbabietola (1782), le more (1466), le prugne (1454), i cavoli di Bruxelles (1384) e il succo di pompelmo (1274). Si segnalano inoltre tra gli altri cibi maggiormente dotati di proprietà antiossidanti le fragole, l’arancia, le susine, la patata, l’avocado, il peperone, il kiwi, il cavolfiore e la cipolla. In generale quindi assumere un giusto quantitativo di frutta e verdura può aiutare a ridurre il rischio di malattie tumorali. Secondo recenti studi, una corretta adesione ai principi della dieta mediterranea potrebbe ridurre notevolmente i casi di insorgenza del cancro, di ben il 25% per quello al colon-retto, del 15% per quello alla mammella e del 10% per prostata e pancreas.

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