venerdì 4 ottobre 2013

CARCIOFO PROPRIETA' E CONTROIDICAZIONI

Carciofo, proprietà e controindicazioni

Carciofo, proprietà e controindicazioniLa medicina è amara, si sa. Nel mondo delle piante officinali, in realtà, ci sono molte tisane dal sapore così gradevole che berne un tazzone è un beneficio decisamente piacevole. Poi ce ne sono alcune poco gradevoli. Infine ce ne sono poche decisamente sgradevoli; una in particolare, più di tutte le altre, è così cattiva che berla senza la molletta al naso è quasi impossibile: il Carciofo(Cynara scolymus L.). Attenzione, non stiamo parlando delle brattee che proteggono il fiore, cioè la parte che mangiamo con molto gusto nelle tipiche ricette alla romana e alla giudia; la drogadel Carciofo (cioè la parte utilizzata a scopo medicinale) è costituita dalle foglie.
Nonostante il loro saporaccio, le foglie di Carciofo si sono utilizzate per millenni e si continuano ad usare ancora oggi, perché sono un vero toccasana.
Il Carciofo è da sempre apprezzato perché coleretico e colagogo, cioè aumenta la quantità di bile prodotta dalle cellule del fegato e la quantità di bile secreta dalla vescichetta biliare. Per questo è da sempre usato come drenante e depuratore del fegato. Inoltre è un efficace epatoprotettore, perciò è usato per prevenire i danni al fegato.
Ma il Carciofo è apprezzato anche come depurativo metabolico: è in grado di diminuire la produzione di colesterolo e trigliceridi. Inoltre, il Carciofo riduce l’azotemia, ovvero la quantità di urea nel sangue (migliora la capacità del fegato di metabolizzare l’urea, stimolandolo a formare molecole azotate più facilmente eliminabili per via renale).
Infine essendo molto amaro, come altre piante depurative del fegato, ha un effetto stimolante sulla secrezione dei succhi gastrici. Questo, unito alle proprietà coleretica e colagoga, lo rende in grado di migliorare tutto il processo digestivo.
La tisana di Carciofo si prepara per decozione: bisogna far bollire 1 cucchiaio di foglie per 5 minuti, poi si spegne il fuoco e si lascia in infusione per altri 10 minuti. Se ne consigliano 2 tazze al dì. Bere con una molletta al naso. No davvero, è un toccasana impareggiabile, ma è anche la tisana più cattiva di tutte.
Se si vogliono stimolare i processi digestivi, l’ideale è assumerlo 20-30 minuti prima dei pasti principali (così da renderlo un vero aperitivo).
Possibili controindicazioni e interazioni
In caso di occlusione delle vie biliari o di calcoli biliari non andrebbe assunto o andrebbe assunto sotto stretto controllo medico.
Non va assunto dalle donne in allattamento.
Fare attenzione alla contemporanea assunzione di farmaci gastrolesivi (per l’azione stimolante sulla secrezione dei succhi gastrici).

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