domenica 23 giugno 2013

USARE CON CAUTELA L'ERBA MATE PREPARATA IN MODO TRADIZIONALE..PARE

L’ “erba” di Papa Francesco.

Sottotitolo “Una bombilla per il Papa.   Oh, calma … !!!  Non stiamo preparando un attentato al Papa ! La bombilla: non è una piccola bomba, come qualcuno lì per lì potrebbe pensare.
Anche quella che riteniamo lo stesso Papa utilizzi, è in realtà solo una specie di  cannuccia con la quale in Argentina e non solo, direi in tutta l’america latina, si beve la tipica bevanda in uso in quelle popolazioni, preparata con la yerba mate.
E furono proprio i Gesuiti del XVI^ secolo a scoprire e incrementare il mercato di questa erba, il MateIlex paraguariensis, che già gli indigeni utilizzavano come bevanda tonica e stimolante. Oggi sappiamo anche perché. Contiene sostanze simili a quelle presenti nel Caffè, caffeina, teobromina e tracce di teofillina, anche se in proporzioni un po’ diverse. In realtà poi contiene anche polifenoli e soprattutto e saponine specifiche.
Ma detto questo  direi che la pianta è interessante per noi, oltre che per quello che ha rappresentato in passato e nel presente dell’ America latina (consumo medio pro capite 5-8 kg), per almeno due motivi:
a) EFFETTI  POSITIVI: in tutto l’occidente, nostro paese compreso, è conosciuta fondamentalmente per i suoi  effetti più interessanti, e cioè le proprietà tonico-stimolanti, ma anche diuretiche, metaboliche e  soprattutto antiossidanti per la protezione dell’apparato sull’apparato cardiovascolare. Potenzialmente utile anche come coadiuvante per le diete dimagranti, pur senza aver disponibili solide evidenze …
b) CAUTELE: il suo uso continuo ed esagerato espone ad un aumento del rischio di carcinoma dell’ esofageo. E siccome non stiamo parlando di noccioline, bensì di un tumore maligno aggressivo e per contro difficilmente aggredibile, merita spenderci due minuti di attenzione.
Ormai vi sono studi epidemiologici consistenti sull’argomento, compresa una metanalisi  pubblicata di recente su un’importante rivista di malattie dell’esofago (Andrici J, Eslick GD. Maté consumption and the risk of esophageal squamous cell carcinoma: a meta-analysis. Dis Esophagus. 2012)che confermano questa affermazione.
Un tempo si diceva che il rischio di aumento di questo tumore maligno era dovuto al fatto che la bevanda veniva bevuta molto calda, e quindi il fattore di rischio era sostanzialmente la irritazione cronica della mucosa dovuta al calore.
In realtà oggi sappiamo anche che esiste un altro motivo che spiega questa complicanza:
Idrocarburi aromatici policilici in Yerba mate (Golozar, 2012)
la presenza cioè di idrocarburi aromatici policiclici. Questi sono composti cancerogeni, prodotti abitualmente durante la combustione incompleta di materiali organici, compreso carbone e tabacco (fumo di tabacco, l’esposizione all’inquinamento atmosferico, cibi cotti ad alta temperatura, ecc. ). Ebbene anche la bevanda a base di Mate può anche essere una fonte importante di esposizione a queste sostanze. Le foglie di Yerba Mate infatti, prima di essere messe in commercio, vengono sottoposte a un processo di lenta  essiccazione mediante esposizione prolungata a fumi prodotti dalla combustione del legno. E questo può comportare una concentrazione significativa di idrocarburi aromatici nella erba stessa e nella bevanda, peraltro variabili in base anche alle modalità di produzione.
Morale della favola. Vorremmo poter regale al Papa Francesco una bombilla bianca, perchè, come i suoi Gesuiti hanno nel tempo contribuito al diffondersi di questa pratica indigena, Lui stesso possa invece contribuire alla diffusione almeno in America latina, di una nuova cultura circa l’uso, la produzione e il commercio di della yerba mate.
Obiettivo non banale: ridurre l’incidenza e la mortalità da cancro dell’esofago proprio in quelle popolazioni.
In men che non si dica … ecco il Papa che riceve
Papa Francesco riceve la Zucca per il Mate e la Bombilla
 la Bombilla e la zucca per il Mate … e subito sotto mentre se lo sorseggia …
Grande !
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