domenica 23 giugno 2013

LE VIRTU' DEL MATE

CONSIGLI ALIMENTARI

Le virtù del “mate” di Papa Francesco

Datemi un porongo (cioè una piccola zucca), una bombilla (una cannuccia di metallo schiacciata all’estremità e con un foro che funge da fltro), poi un po’ d’acqua calda e vi servo la bevanda amata dall’argentino Papa Francesco: il “mate”. Con la sua spontaneità e familiarità il Papa ha conquistato tutto il mondo, facendo percepire il capo della cristianità come un amico di tutti, un concittadino, un fratello, non più l’inarrivabile e schermato capo di Stato. Di lui si vuole condividere tutto, persino il non canonico tango: ciò che piace a lui, piace a molti, anche il “mate” (Ilex paraguanensis). La pianta appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae, le sue foglie, specie le più tenere, venivano utilizzate dagli indios guaranì come infuso. Gli spagnoli appresero l’usanza e chiamarono la bevanda “mate”, che deriva da matì il cui signifcato in lingua quechua è “piccolo bicchiere”. Le foglie, con o senza picciolo, costituiscono la yerba mate o “tè dei Gesuiti“ (proprio come il Papa). La corroborante bevanda è di tipo nervino, ha sapore amaro-vegetale e contiene molti principi attivi, utili alla salute umana: caffeina (più abbondante nelle foglioline giovani), teobromina, teofllina, tannini, colina, vitamina C, vit. B1 e B2, minerali, specie il potassio. Come tutti gli alimenti nervini, tipo il nostro caffè, agisce sul sistema nervoso centrale e infatti non bisogna superare le tre tazze al dì.
Effetto dimagrante. Entro questi limiti si ottengono i benefci delle componenti appena descritte permettendo una remise en place del nostro umore. È una bevanda molto diuretica e contemporaneamente favorisce un blando dimagrimento, proprio grazie all’azione drenante sui liquidi in eccesso presenti nell’organismo. Ne usufruiscono anche coloro che soffrono di ipertensione arteriosa e le donne quando si instaura la classica sindrome premestruale. I benefici che derivano dall’uso costante del “mate” sono anche da attribuire agli effetti rilassanti sulla muscolatura liscia e, quindi, anche sul muscolo cardiaco. La caffeina e la teina favoriscono un certo dimagrimento perché questi due alcaloidi esercitano una blanda azione lipolitica, quindi aiutano a scindere i grassi agevolando la loro eliminazione. È da limitare quotidianamente per chi assume anticoagulanti e antidepressivi come il litio, oppure ormoni tiroidei.

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