sabato 10 maggio 2014

Ipercolesterolemia: rischio e interventi

Ipercolesterolemia: rischio e interventi

Si parla di ipercolesterolemia quando la concentrazione di colesterolo nel sangue è in eccesso rispetto ai valori considerati fisiologici. Il colesterolo è una molecola lipidica, contenuta in alcuni alimenti e prodotta dal fegato, necessaria alla sintesi di membrane cellulari, bile, vitamina D e di alcuni ormoni tra cui estrogeni, progesterone e cortisone.
CauseSi riconoscono due cause principali all'origine dell'ipercolesterolemia: la familiarità e lo stile di vita. L'aumento del colesterolo (fino a 500 mg/dl) può essere geneticamente determinato ed essere poco, o per nulla, influenzato dalla dieta. Può causare cardiopatia precoce.
Obesità, diabete mellito, alimentazione ricca di grassi saturi, sedentarietà, fumo e alcol sono invece all'origine di un'ipercolesterolemia su cui è possibile intervenire modificando lo stile di vita.
Il rischio cardiovascolare L'ipercolesterolemia è un fattore di rischio riconosciuto per le malattie cardiovascolari (infarto e ictus), una delle principali cause di disabilità cronica e di morte nelle società sviluppate. Quando i livelli sono troppo elevati il colesterolo si deposita sulla parete interna delle arterie favorendo lo sviluppo di aterosclerosi determinando la perdita di elasticità delle pareti dei vasi e la riduzione del lume dove scorre il sangue. La probabilità di andare incontro a una malattia cardiovascolare deve comunque essere valutata complessivamente ponderando sia i fattori non modificabili, come l'età, il sesso e la familiarità, sia quelli su cui è possibile intervenire come le abitudini quotidiane, il peso e la presenza di altre patologie tra cui l'ipertensione. Per identificare le persone che potrebbero beneficiare di una terapia per abbassare il colesterolo, e stabilire in maniera scientifica le probabilità che possano essere colpite nel decennio successivo da una malattia cardiovascolare, il medico utilizza le carte italiane del Rischio cardiovascolare globale assoluto (Rcga) pubblicate dall'Istituto superiore di sanità.
Calcolo dei valoriIl dosaggio del colesterolo si effettua con un prelievo di sangue. Questo lipide non circola liberamente nel plasma ma trasportato da specifiche proteine: le lipoproteine a bassa densità (Low density lipoproteins, Ldl) che distribuiscono il colesterolo a tutti gli organi e le lipoproteine ad alta densità (High density lipoproteins, Hdl), note come "buone", che rimuovono il colesterolo in eccesso e lo portano al fegato dove viene eliminato. Il colesterolo totale, che si calcola sommando i valori di Ldl e di Hdl, si misura in milligrammi per decilitro (mg/dl) oppure in millimoli per litro (mmol/l). Il valore del colesterolo totale definito desiderabile non supera i 200 mg/dl, con Ldl inferiori a 100 mg/dl e Hdl uguale o superiore a 50 mg/dl. È considerato pericoloso se supera il valore di 240 mg/dl. Il controllo periodico è consigliato agli adulti con familiarità per malattie cardiovascolare, obesi, cardiopatici e ipertesi.
Come intervenirePer prevenire le malattie cardiovascolari si deve agire sui fattori di rischio, inclusa l'ipercolesterolemia. Quindi sullo stile di vita, l'alimentazione e il movimento. In casi selezionati lo specialista prescriverà una terapia farmacologica. Anche nel trattamento dell'ipercolesterolemia si parla di prevenzione primaria quando si interviene per evitare che l'evento cardiocircolatorio si manifesti per la prima volta e di prevenzione secondaria per evitare che si ripresenti di nuovo,
Le modifiche dello stile di vita consigliate sono:
  • aumentare il consumo di frutta, verdura e pesce (2-3 volte la settimana); privilegiare i prodotti non raffinati, i legumi e cereali integrali;
  • ridurre l'apporto di grassi animali e di alimenti che lo contengono, limitando il consumo di carne rossa, insaccati, formaggi, frattaglie, burro, panna, tuorlo d'uovo, crostacei;
  • usare poco sale e non abusare di alcol e dolci;
  • tenere il peso sotto controllo;
  • smettere di fumare;
  • rilassarsi;
  • dedicare un po' di tempo all'esercizio fisico (30 minuti di cammino al giorno).
Adottando questi comportamenti, nel giro di alcuni mesi i valori migliorano del 15-20%.
Per le proprietà ipocolesterolemizzanti sono diffusi anche rimedi naturali, come gli integratori che contengono riso rosso fermentato e soia verso i quali occorre cautela in caso di intolleranze.
FarmaciLa terapia farmacologica dell'ipercolesterolemia è cronica. I medicinali di prima scelta sono le statine (pravastatina, atorvastatina, lovastatina, rosuvastatina, simvastatina, fluvostatina, eccetera) che inibiscono l'attività della Hmg-CoA reduttasi, l'enzima coinvolto nella sintesi del colesterolo nel fegato. Gli effetti avversi più noti sono dolori e debolezza muscolare. Appartengono alla classe dei farmaci a effetto ipocolesterolemizzante i fibrati, i sequestranti gli acidi biliari, ezetimibe e analoghi che riducono l'assorbimento del colesterolo dall'intestino.
Domande essenziali
  • Da quanto tempo soffre di ipercolesterolemia?
  • Ha familiarità per malattie le cardiovascolari?
  • Conduce uno stile di vita sano?
Fonte: http://www.farmacista33.it/cont/farmacista33-formazione-contenuti/28154/ipercolesterolemia-rischio-interventi.aspx

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