Secondo l’Ayurveda i sapori sono sei: salato, dolce, astringente, piccante, amaro e acido. Per mantenere la salute, ogni pasto dovrebbe contemplarli tutti, nelle giuste proporzioni. Il dolce e il salto sono i più nutrienti, cioè fanno ingrassare, mentre soprattutto il piccante e l’amaro hanno l’effetto contrario. Adesso capite perché la nostra società ingrassa sempre più ? Il desiderio di dolce e salato è stato colto bene anche dalle industrie alimentari: spesso nei cibi salati c’è un po’ di zucchero e nei cibi dolci un po’ di sale.
Ma vediamo quali sono gli effetti del sapore amaro nel nostro organismo:
- produzione della gastrina dello stomaco, attraverso uno stimolo riflesso conseguente al contatto di una sostanza amara con i recettori gustativi della lingua. La digestione viene attivata e sulle lunghe questo porta beneficio a tutti gli altri organi della digestione, come fegato, cistifellea, pancreas, ecc.
- aumento della salivazione, ricca di enzimi (amilasi) che riducono i carboidrati complessi nei più piccoli e più facilmente digeribili oligosaccaridi;
- aumento della produzione di acido cloridrico nello stomaco, dovuto alla gastrina. Questo porta a migliore digestione delle proteine, aumentata disponibilità di molti minerali (soprattutto il calcio) e ad un’azione di contrasto nei confronti dei microrganismi patogeni (la forte acidità ha un’azione sterilizzante). Stress, anzianità, digestione inefficace e malattie croniche riducono la produzione di acido e portano a problemi di intestinali e di assimilazione dei nutrienti. Bassi livelli di acidità sono stati associati a numerose condizioni morbose: allergie, intolleranze, asma, patologie autoimmuni, candidasi, fatica cronica, dermatosi, indebolimento dei capelli e delle unghie, osteoporosi, affezioni reumatiche, disturbi della tiroide, sindrome premestruale, ecc.
- aumento della motilità dello stomaco e dello sfintere esofageo. Lo stomaco si svuota più facilmente. Il reflusso gastro-esofageo e spesso erroneamente imputato ad un eccesso di acidità quando il vero problema è una ridotta motilità dello stomaco, una sorta di “paralisi”: lo stomaco non si svuota verso il basso, il cibo ristagna, fermenta e i gas e i prodotti acidi della fermentazione vanno per loro natura verso l’alto;
- aumento della produzione e del deflusso della bile. A livello dell’intestino tenue, la bile interviene nella emulsione dei grassi, migliora l’assimilazione dei fattori nutritivi liposolubili, come vitamina A, D, E e, lubrificando il lume intestinale ne facilita le funzioni. Un pronto e regolare svuotamento della cistifellea libera il fegato e la cistifellea stessa di sostanze tossiche, colesterolo ossidato, metaboliti ormonali e previene la formazione dei calcoli.
- stimola anche il pancreas a produrre i suoi enzimi e quindi migliora la demolizione dei cibi: migliore digestione, migliore assimilazione, meno lavoro per la flora e per gli enzimi intestinali e quindi meno produzione di gas, meno stipsi o diarrea.
Energetica ayurvedica del sapore amaroL’amaro contiene gli elementi aria ed etere. E’ leggero, rinfrescante e asciugante. Aumenta Vata, mentre asciuga e riduce Kapha e rinfresca Pitta. Un po’ di amaro nelle pietanze esalta la nostra capacità di sentire meglio gli altri sapori. Ottimo per il pancreas e nei disturbi della glicemia e della dipendenza da zuccheri. Purifica, disintossica, “raffredda” il sangue, uccide i microbi, asciuga le secrezioni e i grassi, anti-afrodisiaco, restituisce tono all’organismo ripristinando l’equilibrio di tutti i sapori, controlla la febbre e le affezioni cutanee. Riduce i bruciori e i pruriti. Carminativo, digestivo indeterminate condizioni è antiacido. In eccesso causa nausea, secchezza dei tessuti, riduce la libido. Sul piano emozionale, riduce l’auto-illusione, obbliga ad affrontare la realtà (che spesso è amara!) e spinge al cambiamento. L’eccesso genera frustrazione, dolore, angoscia, cinismo, separazione, isolamento e solitudine.
Primavera ed erbe amareIn questa stagione, la natura mette a disposizione dell’uomo molte erbe selvatiche spesso dal gusto amaro. E’ il momento di approfittarne e dare una pulita al nostro fegato, liberarci dai liquidi e dal peso in eccesso accumulati duranti l’inverno. Se abbiamo ancora certe conoscenze, allora andiamo per campi e pascoli a raccoglierle. Vanno molto bene il il tarassaco, la cicoria. Alcune di queste erbe, nella versione coltivata, si trovano anche dai fruttivendoli.
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lunedì 23 settembre 2013
L'IMPORTANZA DEL SAPORE AMARO PER LA SALUTE
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