GUARANÀ (Paullinia cupana) FAMIGLIA: Sterculiaceae |
HABITAT: zone equatoriali dell'Africa dell'est, dalla Sierra Leone alla Nigeria e fino al Gabon. PARTE USATA: i frutti. PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: estratto secco nebulizzato e titolato in caffeina min. 3% (Farmacopea Francese X). Il suo dosaggio giornaliero va da 4 a 5 mg. per kg di peso corporeo, suddiviso in due somministrazioni, alle ore 8 e alle ore 16. Si consiglia di non somministrarlo per più di 30-45 giorni consecutivi. COMPOSIZIONE CHIMICA: è una pianta ricca di basi puriniche, in particolare di caffeina, che rappresenta non meno del 2,5% della pianta secca. PROPRIETÀ TERAPEUTICHE: la caffeina agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale e sull'apparato cardiovascolare. Azione sul sistema nervoso centrale: a livello cerebrale provoca stimolazione delle cellule della corteccia cerebrale, col risultato di aumentare l'attenzione, la memoria e le performance mentali in genere e di diminuire la sensazione di fatica. La somministrazione di questa pianta ad un gruppo di 20 volontari sani per bocca a dosi progressivamente crescenti (32, 64, 128 e 256 mg al giorno in un'unica dose) ha dimostrato di aumentare il livello di vigilanza e il tempo di reazione visivo già alla dose più bassa, senza causare l'insorgenza di effetti collaterali fino alla dose di 128 mg. Alla dose più elevata causava nervosismo, insonnia e tremori in circa il 5% dei soggetti. Azione sul cuore: a livello cardiovascolare stimola la forza contrattile del cuore, aumenta il consumo di ossigeno da parte di quest'organo e ha una moderata azione vasodilatatrice periferica e diuretica. Aumenta anche il battito cardiaco e può quindi provocare tachicardia. Azione dimagrante: la caffeina aiuta l’organismo a bruciare i grassi depositati soprattutto nel tessuto adiposo sottocutaneo, e può quindi essere utile in corso di cure dimagranti. L’azione dimagrante di questo estratto è dovuta principalmente ad aumento dei livelli di AMP ciclico, il principale donatore di energia alla cellula, conseguente all’inibizione della fosfodiesterasi, che è l’enzima che deve eliminarlo. Questo provoca una maggiore attività dell'enzima trigliceride lipasi, che è stimolato dall’AMP ciclico e che scioglie i depositi di grasso (effetto lipolitico). Ciò porta ad un aumento della lipolisi, con effetti positivi sulla riduzione dei depositi di grasso a livello sottocutaneo. Pertanto questa pianta viene utilizzata nel trattamento della stanchezza mentale, come coadiuvante nei regimi dimagranti e per favorire l'eliminazione renale dell'acqua.
CONTROINDICAZIONI: E' controindicata in pazienti affetti da insonnia, gravi sindromi ansiose e aritmie cardiache di tipo tachicardico. INTERAZIONI CON FARMACI: Le basi puriniche di cui la pianta è ricca aumentano l’eliminazione dal sangue della fenitoina, riducendone quindi l’effetto terapeutico. I farmaci e le bevande psicostimolanti ne potenziano l'azione. DATI TOSSICOLOGICI: E' stato dimostrato che la caffeina viene eliminata con le urine, dove viene ritrovato circa l'1% della dose assunta per via orale, con un massimo dopo circa 3 ore dall'assunzione. Quindi la presenza nelle urine di quantità di caffeina pari o superiori a 15 microgrammi per ml di urina indica che sono state assunte forti quantità di questa sostanza, il che porta alla squalifica nel caso di atleti agonisti. BIBLIOGRAFIA.
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