Se vi trovate lungo un sentiero di montagna, di quelli d’alta quota, in cui il bosco ha lasciato spazio ad alpeggi erbosi disseminati di arbusti, fate bene attenzione e occhi aperti: siete nel posto giusto per assaporare i mirtilli neri selvatici. Ma come riconoscerli? Non vorrete mica tornare a casa con il mal di pancia, poco sicuri di quel che avete ingerito.
ALCUNE DRITTE PER RICONOSCERE I MIRTILLI NERI
- Il mirtillo è una pianta arbustiva, da assaporare da luglio a settembre. Cresce solitamente a quote superiori ai 1000 metri, in ambienti umidi. Le foglie sono verdi, ellittiche e seghettate sui bordi. I caratteristici frutti blu non crescono a grappoli, ma solitari. Ecco una foto, che è meglio di mille parole.
- Il mirtillo nero può essere confuso con il cosiddetto falso mirtillo. Il falso mirtillo è anche lui una pianta arbustiva e, quasi farlo apposta, cresce in zone talmente simili al mirtillo nero, che spesso troverete le due piante intrecciate. I frutti sono praticamente identici, stesso colore, stessa forma. La differenza la si coglie nel colore delle foglie: quelle del falso mirtillo sono più scure, tondeggianti e dai bordi regolari.
Nella foto qui sotto potete vedere la loro estrema somiglianza. Notate la tonalità diversa dei colori
Ma se sono praticamente identici e li posso trovare addirittura vicini, come posso essere davvero sicuro di non mangiare il falso mirtillo? Beh, ecco la prova del nove: spremeteli giusto un po’ tra le dita e guardate il colore della polpa: il mirtillo autentico sarà rossastro all’interno, quello che si finge tale e quindi da scartare sarà di colore biancastro. Se comunque assaggiate il mirtillo sbagliato non preoccupatevi, non è tossico. Ma non credo vi farà piacere mangiarne altri.
Detto questo, buone mangiate e buone passeggiate!